Migranti: concluso il vertice Ue a Salisburgo, restano le distanze. Nessuna redistribuzione

SALISBURGO – Si è concluso il vertice Ue di Salisburgo con due temi principali sul tavolo la Brexit e il tema dell’immigrazione sulle quale sono rimaste le distanze. Dopo oltre 4 ore di dibattito restano le distanze tra i leader Ue sulla gestione interna dell’immigrazione, mentre i 27 si sono trovati d’accordo sulla necessità di rafforzare il coinvolgimento dei paesi terzi, incluso l’Egitto. «Ci siamo detti un po’ tutti che dobbiamo arrivare a conclusioni sui migranti perché più ritardiamo più andiamo tutti in difficoltà» ha detto il premier Giuseppe Conte rispondendo, al termine del vertice di Salisburgo, ad una domanda sul confronto tra i leader europei.
Sul tavolo c’è l’ipotesi che i Paesi non volenterosi, ovvero quelli che non partecipano in termini di sbarchi o in termini di redistribuzione dei migranti, versino un contributo finanziario. A spiegarlo è il premier Giuseppe Conte interpellato dai cronisti in albergo al termine della cena tra i 28 leader Ue, durata oltre 4 ore, e tenutasi al Felsenreitschule di Salisburgo. Nel corso della cena si è parlato quasi esclusivamente di migranti, spiega Conte che, interpellato su un titolo da dare alla riunione sottolinea: lavori in corso. Qualcuno tra i Paesi che non accolgono ha già dato disponibilità, spiega Conte.
Successivamente Conte, rispondendo ad una domanda sul contributo economico per i paesi Ue che non accolgono i migranti, ha detto che è stato considerato anche questo, è una possibilità residuale. «L’importante – ha precisato – è che ci sia un’ampia partecipazione al meccanismo di redistribuzione, altrimenti non ha significato».
“Se iniziamo a parlare del prezzo di un migrante, è una vergogna per tutti”, dice il premier lussemburghese Xavier Bettel, arrivando al vertice europeo di Salisburgo, commentando la possibilità che i Paesi Ue che non accolgono i migranti possano dare un contributo economico. Non parliamo di mercati, non parliamo di tappeti o di merci. Parliamo di essere umani, ha aggiunto. Ma intanto il Lussumburgo generoso a parole, non è disposto a prendersi neppure una quota di questi esseri umani che tanto premono ai suoi governanti, purché restino in casa d’altri. Posizione farisaica e ignobile.
