Fiorentina: non basta un grande Chiesa. Mazzoleni generoso con l’Inter: che vince 2-1. Pagelle

MILANO – Peccato. Non è bastato un grande Chiesa, protagonista nell’azione del gol del momentaneo pareggio e non solo. Determinante l’arbitro Mazzoleni: che concede generosamente (dopo aver chiamato in causa il Var ed essere andato al monitor personalmente) un rigore all’Inter. Ininfluente, secondo me, il tocco di mano di Vitor Hugo in area. Trasforma da Icardi, anche se Lafont aveva intuito la traiettoria. Poi, sempre Mazzoleni, non se la sente, nella ripresa, di puntare il dito sul dischetto quando Chiesa viene abbattuto in area. Sulla ripartenza interista D’Ambrosio va a segnare il gol decisivo dopo uno scambio volante con Icardi. Buona Fiorentina, tutto sommato. Ma avrebbe potuto essere ancora migliore senza un paio di scelte sbagliate di Pioli: che all’inizio ha rinunciato a Pjaca per mandare in campo lo scontroso Mirallas. Bravo a scattare e a mirare l’angolo destro di Handanovic: salvato prima dal palo eppoi dal suo stesso corpaccione. Più o meno, Mirallas è stato tutto qui. Troppo poco. Con Pjaca in campo, Simeone, meno isolato, sarebbe stato forse più incisivo. Invece ha giocato una delle peggiori partite da quando è nella Fiorentina. Lento e prevedibile anche il centrocampo viola, soprattutto nel primo tempo. Lavoro oscuro di Veretout e un Edimilson lento e impacciato, quasi sempre anticipato. Perchè non sostituirlo con Gerson già nella prima mezz’ora? Nella ripresa Fiorentina in cattedra a lungo. Con un Chiesa letteralmente scatenato, addirittura schiaffeggiato da Asamoah che, ammonito, poco dopo avrebbe meritato l’espulsione. Mazzoleni che lascia l’Inter in dieci? Quando mai. E infatti, come detto, dopo i maltrattamenti e il rigore su Chiesa (che ci poteva stare) ecco il raddoppio interista. Un gol scacciapaura, sia in casa nerazzurra che in tutti gli squadroni o presunti tali. Paura di che cosa? Di questa Fiorentina che avrebbe potuto scalare ancora la classifica, occupando, almeno temporaneamente, una di quelle quattro posizioni che danno diritto alla Champions. Paura viola, paura dei viola. Così si generano i grandi dubbi di San Siro, dove per portar via punti deve sconfiggere anche il Var e arbitraggi generosi. La difesa viola? Ha arrancato e si è fatta trovare impreparata sul doppio scambio D’Ambrosio-Icardi-D’Ambrosio. Fatale. Lafont? Bravino in alcune uscite anche se almeno in un’occasione ha smanacciato a vuoto. Sul rigore di Icardi aveva intuito l’angolo, ma non ci è arrivato. Peccato. Domenica servirà un partitone contro l’Atalanta, che a San Siro, contro il Milan, ha avuto più fortuna.
MIRALLAS – Sorpresa nella Fiorentina: Pioli manda in camo Mirallas al posto di Pjaca. Io non avrei rischiato un giocatore mai entrato dall’inizio proprio a San Siro. Pjaca, ormai, era entrato nel clima della squadra, anche con un gol. Che dire? Speriamo abbia ragione Pioli. Nell’Inter, in panchina, c’è il graziato Luciano Spalletti. Era stato espulso domenica, gli organismi disciplinari hanno accolto al volo il ricorso, ossia a mezzogiorno di oggi, 25 settembre, appena sei ore prima della partita. Spalletti dovrà solo pagare 5 mila euro di multa. Come un divieto di sosta a quei livelli. L’Inter si affida alla regìa di Brozovic, che subito in avvio cerca Perisic: Milenkovic buca l’intervento (ahi…) ma il pallone, fortunatamente, schizza oltre la linea laterale. Ma al 4′ è la Fiorentina che sfiora il gol: Benassi serve Mirallas a sinistra, l’attaccante controlla bene e calcia a colpo sicuro con il destro. Pallone sul palo e addosso ad Handanovic che si salva a stento. Buonissimo ma sfortunato avvio dei viola. Il problema? I rovesciamenti di fronte nerazzurri, con Perisic pericolosissimo dalle parti di Milenkovic. Appassionante ma curioso il duello Nainggolan-Veretout: il nerazzurro commette fallo ma la punizione è contro i viola. All’11’ brivido sulle schiene dei tifosi viola: rinvio sbagliato di Lafont capace di favorire Candreva che però, al volo, spreca da buona posizione. Poi, sempre su Candreva che crossa dalla destra, Lafont si esibisce in presa alta e bloccaggio a terra. Al 14′ Icardi riceve un gran pallone che non sa sfruttare: il suo tiro finisce fra le mani di Lafont che para in due tempi.
CENTROCAMPO – L’Inter spinge. L’arbitro prima non vede un pallone che finisce oltre la linea laterale e lascia proseguire l’azione nerazzurra, poi inverte una punizione, ancora in favore interista. Candreva imperversa. Il centrocampo viola non riesce a fare argine e i nerazzurri scendono a valanga. Chiesa viene ammonito per un innocuo intervento su D’Ambrosio. Al 20′ lo stesso D’Ambrosio gioca il jolly: si butta in terra in area dopo aver sentito l’alito di Mirallas sul collo. Ma l’arbitro stavolta vede giusto: lascia correre. Significa che ha giudicato l’intervento non falloso, mentre i nerazzurri vorrebbero l’intervento del Var. Vecino affiaca Brozovic e l’Inter cresce d’intensità. Centrocampo viola molto in affanno. Edimilson sembra un pesce fuori d’acqua I difensori della Fiorentina sono in affanno. I viola ripartono. Al 28′ bel traversone di Mirallas per Simeone che si scontra con Handanovic in uscita. Ma al 32′ altra grande occasione per la Fiorentina: prima è Simeone, ben piazzato, che si fa murare da Handanovic. Poi Chiesa non trova la porta. Murato anche lui. E poco dopo sarà lo stesso: Simeone, troppo lento, sembra un paletto messo lì. I difensori nerazzurri, portiere compreso, si rivelano assai più rapidi e lo neutralizzano.

ICARDI – Troppo lenti anche i centrocampisti viola. Si fanno anticipare. Soprattutto Edimilson che sembra ssi muova al rallentatore, alla moviola. Poi, al 42′, il colpo di scena: cross di Candreva dalla destra, Pezzella allarga il braccio, forse sfiora il pallone ma non sposta la traiettoria. Gli interisti inscenano un dramma. L’arbitro chiede l’intervento del Var. Che si rivela assai incerto. Mazzoleni va a vedere personalmente al monitor. Torna in campo e indica il dischetto. Rigore. Mah! Ho seri dubbi. E’ il 44′ quando Icardi, tutto contento, va sul dischetto e spedisce il pallone alla sinistra di Lafont. A parte invertite Mazzoleni avrebbe concesso il rigore? Mi pare il copione già visto l’anno scorso. I viola andarono sotto anche allora su rigore piuttosto generoso. A San Siro è così… La Fiorentina prova ad andare all’arrembaggio, ma senza fortuna.
CHIESA – Che dire? Mazzoleni generoso con l’Inter. Ancora una volta potrei aggiungere. Però la Fiorentina alcune colpe le ha: Simeone non può sbagliare tanto clamorosamente in zona gol. E centrocampo troppo fragile, con un Edimilson quasi mai in partita. Mirallas? Buona la partenza, con quel tiro finito sul palo, ma poi si è perso in un gioco oscuro. Esprimo un parere che può non essere condiviso, ma avrei preferito vedere Pjaca al suo posto. In avvio di ripresa la Fiorentina si affaccia in area nerazzurra con uno spunto di Chiesa. Ma è solo calcio d’angolo. Solo una fiammata. L’Inter torna a imporsi a metà campo, anche di forza. Al 6′ Chiesa va giù in area. Tutto regolare? Bè, San Giovanni non vuole inganni. Un attimo (8′) Benassi blocca la ripartenza di Nainggolan. E’ ancora Chiesa a giostrare al limite dell’area: tira da circa 30 metri, il suo bolide viene deviato da Skriniar e finisce alle spalle di Handanovic. Uno a uno. Evvai. Chiesa ha questi numeri. Nel tabellino c’è chi ascrive il gol alla deviazione di Skriniar, quindi autorete, ma secondo me Federico merita questa segnatura. Nainggolan si dispera. Il pallone decisivo l’ha perso lui.
MAZZOLENI – Esce Simeone, assai poco incisivo, ed entra Pjaca. Che si fa notare subito: al 14′ cross di Chiesa da destra, colpo di testa di Pjaca respinto da D’Ambrosio, girata di Benassi murata da Sckriniar. Chiesa inarrestabile per la difesa nerazzurra. Conclusione di Benassi (16′) parata difficoltosa di Handanovic. Ma Chiesa è una furia: non lo ferma nessuno: ha solo sfortuna nei rimpalli in area. Come al 17′, quando fa vedere i sorci verdi alla difesa nerazzurra. Ora è dominio Fiorentina, anche se con qualche pericolosa ripartenza interista. 18′: entra Gerson al posto di un Edimilson un po’ lento e opaco. Nell’Inter due sostituzioni a distanza ravvicinata: Politano per Candreva e Keita per Vecino. Si rende conto, Spalletti, che la Fiorentina ora fa paura. Prova a puntare su uomini freschi. Asamoah dà uno schiaffo a Chiesa e viene ammonito. Poi sempre Asamoah commette un fallaccio su D’Ambrosio. Ci dovrebbe essere l’espulsione. No, graziato. Poi Chiesa viene abbattuto in area. Rigore? Sì, assolutamente sì. Mazzoleni, ineffabile, non chiede nemmeno il Var. Sudditanza psicologica? Sì, usiamo un eufemismo…
VLAHOVIC – Rovesciamento di fronte e l’Inter va in vantaggio. E’ il 32′: accelerazione di D’Ambrosio che scambia con Icardi, entra in area e batte Lafont. Un dubbio: D’Ambrosio era in posizione regolare quando ha ricevuto il pallone? Mazzoleni si consulta, ma non sembra avere dubbi. E concede il gol. Probabilmente stavolta si tratta di decisione giusta, ma prima, quel fallaccio in area su Chiesa, grida vendetta. Altro cambio nella Fiorentina: Pioli prova a mandare in campo il giovanissimo Vlahovic al posto di Benassi. Spero di sbagliare, ma torna in mente un ragazzino sconosciuto, e mai più visto, mandato in campo proprio a San Siro… E’ il caso di fare esperimenti in una partita così difficile? E infatti, al 90′, Vlahovic si trova un pallone fantastico davanti ad Handanovic: ma colpisce di nuca e manda fuori. No, lì ci voleva un veterano del gol, non un ragazzino. Un attimo dopo l’inesperienza di Vlahovic a confronto con il mestiere di Asamoah. Che lo ferma con un braccio ma conquista anche la punizione. Ovvio. Cinque minuti di recupero. Ma la frittata è fatta. Peccato davvero.
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