Governo: parte la manovra del popolo per 27 miliardi, accordo su deficit al 2,4%

ROMA – Accordo raggiunto sul deficit al 2,4% del Pil, dopo un lungo vertice di governo a Palazzo Chigi con Conte, Salvini, Di Maio, Tria e Savona. Liberati così 27 miliardi per la manovra. Alla fine, dunque, vince la linea del Movimento 5 Stelle e della Lega. La riforma della legge Fornero, il reddito e le pensioni di cittadinanza, i fondi per i risparmiatori colpiti dalle crisi bancarie, gli investimenti e il calo delle tasse per gli autonomi arriveranno tutti nella legge di bilancio e saranno finanziati ricorrendo all’indebitamento.

Soddisfatti i due vicepremier, Matteo Salvini, e Luigi Di Maio: accordo raggiunto con tutto il governo sul 2,4%. E’ la manovra del cambiamento, almeno così dicono loro. Il rischio è che possa cambiare, in peggio, l’Italia. Fonti della maggioranza registrano un Tria messo all’angolo e costretto ad arrendersi. Ora toccherà al M5S e Lega dimostrare come una manovra potenzialmente rischiosissima possa trovare il placet di mercati e Ue. Il consiglio dei ministri è terminato con il via libera alla nota di aggiornamento del Def. In che mani siamo finiti? Lo vedremo presto. La speranza è che non tocchi davvero al popolo italiano pagare un prezzo alto per tanta spregiudicatezza.

Fino a poche ore prima anche al Colle si considerava il 2% come la soglia massima con cui non impattare negativamente sui mercati. Il Capo dello Stato non è intervenuto, come è sua consuetudine per quanto riguarda le scelte del governo. Ma ciò non toglie che la manovra sarà esaminata, come tutti i provvedimenti, molto dettagliatamente quando arriverà al Quirinale per avere il via libera definitivo. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha avuto, secondo quanto si è appreso, una telefonata con il premier Giuseppe Conte questa sera.
