Migranti: Parigi accusa l’Italia e Salvini, i Paesi ue collaborano, l’Italia no

PARIGI – «Nel caso dell’Aquarius, non è l’Europa che ha bloccato le cose, ma come al solito l’Italia. Risultato: gli europei, vale a dire i maltesi, gli austriaci, i tedeschi, gli spagnoli, i portoghesi, i francesi…ci siamo messi tutti insieme, a lavorare e a cooperare per giungere a una soluzione». Lo ha detto il portavoce del governo francese,
Benjamin Griveaux, sottolineando che «è questa la migliore risposta a chi pensa che i problemi si risolvono in un solo Paese, all’interno delle proprie frontiere. Certo, serve tempo e metodo, ma è il miglior modo di farlo». Ma è proprio quello che chiedeva l’Italia, per anni inascoltata.
Rispondendo a una domanda sul nodo migranti a margine di un incontro a Parigi, Riveaux ha affermato che «Emmanuel Macron affronta la questione dei migranti da un anno, ben prima dell”arrivo del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, con le sue posture e le sue strumentalizzazioni politiche». Il governo francese, ha aggiunto, «lavora, non fa proclami o comizi». Come, ad esempio, la proposta di centri di «prima accoglienza o una cooperazione più forte con i Paesi di partenza».
E termina così: «Dico al signor Salvini che la Francia si addossa tutta la sua parte nell’accoglienza dei rifugiati, dico anche a Salvini che non è nel ripiegamento nazionale, nel rifiuto di una soluzione europea, di cooperazione e di solidarietà tra Paesi europei che troveremo i mezzi di rispondere a questa sfida migratoria. Se il signor Salvini pensa che potrà rispondere a questa sfida entro i confini del suo Paese mente al suo popolo». Peccato che da anni Macron e la Francia respingano sistematicamente i migranti che tentano di entrare dall’Italia, facendo esattamente l’opposto di quanto afferma il portavoce.
