Skip to main content

FMI: Italia fanalino di coda per la crescita in Eurolandia. Ma il deficit cala

NEW YORK - L'Italia fanalino di coda di Eurolandia. Il pil del Belpaese cresce dell'1,2% nel
2018 e dell'1,0% nel 2019, registrando la crescita piu' bassa fra i paesi dell'area euro,
nonostante la revisione al ribasso delle stime per Germania e Francia. 
E'quanto emerge dai dati del Fmi contenuti nel World Economic Outlook, in base ai quali 
l'Italia è terzo paese dell'area euro con il tasso di disoccupazione più alto dopo Grecia 
e Spagna. Ecco di seguito una tabella che riporta l'andamento della crescita e della
disoccupazione dei paesi di Eurolandia nel 2018.
PAESE                   PIL              DISOCCUPAZIONE
                   2018     2019          2018     2019  
---------------------------------------------------------
EUROLANDIA         +2,0%    +1,9%         8,3%     8,0%
- Germania         +1,9%    +1,9%         3,5%     3,4%
- Francia          +1,6%    +1,6%         8,8%     8,5%
- Italia           +1,2%    +1,0%        10,8%    10,5%
- Spagna           +2,7%    +2,2%        15,6%    14,7%
- Olanda           +2,8%    +2,6%         3,9%     3,8%
- Belgio           +1,5%    +1,5%         6,4%     6,6%
- Austria          +2,8%    +2,2%         5,2%     5,1%
- Grecia           +2,0%    +2,4%        19,9%    18,1%
- Portogallo       +2,3%    +1,8%         7,0%     6,7%
- Irlanda          +4,7%    +4,0%         5,3%     5,1%
- Finlandia        +2,6%    +1,8%         7,7%     7,4%
- Rep. Slovacchia  +3,9%    +4,1%         7,5%     6,9%
- Lituania         +3,5%    +2,9%         6,5%     6,3%
- Slovenia         +4,5%    +3,4%         5,8%     5,4%
- Lussemburgo      +4,0%    +3,5%         5,4%     5,2%
- Lettonia         +3,7%    +3,3%         7,9%     7,8%
- Estonia          +3,7%    +3,2%         6,7%     6,9%
- Cipro            +4,0%    +4,2%         9,5%     8,0%
- Malta            +5,7%    +4,6%         4,1%     4,1%


In Italia le passate riforme pensionistiche e del mercato del lavoro dovrebbero essere
preservate e ulteriori misure andrebbero perseguite, quali una decentralizzazione della 
contrattazione salariale per allineare i salari con la produttivita'' del lavoro a livello
aziendale.  Il debito pubblico italiano è atteso calare dal 131,8% del 2017 al 130,3% del pil
quest'anno e al 128,7% del pil nel 2019, scendendo al 125,1% nel 2023. E' quanto emerge dalle
tabelle allegate al World Economic Outlook del Fmi, secondo il quale il deficit è atteso
scendere dal 2,3% del 2017 all'1,7% nel 2018 e nel 2019, per poi attestarsi al 2,2% nel 2023.
In aprile il Fondo aveva previsto un debito al 129,7% nel 2018 e al 127,5% nel 2019, per poi
scendere al 116,6% nel 2023. Le previsioni del Fmi non tengono conto delle nuove stime del
governo, e si basano sui piani inclusi nel budget 2018 del governo e nel Def di aprile 2018.
Le previsioni indicano la cancellazione che gli aumenti dell'Iva.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741
Firenzepost small logo