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Pensioni d’oro e vitalizi: anche i consumatori contro il Governo, dopo l’audizione di Boeri

Tito Boeri

I consumatori (Aduc) commentano le affermazioni di Tito Boeri, presidente dell’Inps, chiamato in Parlamento a dare il proprio parere sulle proposte del governo e di alcuni parlamentari. Boeri, uno dei principali sostenitori della Legge Fornero, ma anche delle pensioni d’oro, ha affermato che l’effetto delle proposte del governo portano ad un incremento di 100 miliardi di debito pensionistico, che sarà scaricato sulle future generazioni.

E ha aggiunto, contraddicendo sè stesso e le sue affermazioni negli ultimi 4 anni, che le proposte dei capigruppo del M5S, Francesco D’Uva e della Lega, Riccardo Molinari, sui tagli alle cosiddette pensioni d’oro sono irrilevanti, perché riguardano un numero ristretto di persone, circa 30 mila, per un risparmio di meno di 150 milioni. Si consideri che le sole pensioni Inps ammontano a 180 miliardi di euro l’anno (escluse quelle assistenziali).

Osserva a tal proposito Aduc che il taglio alle pensioni d’oro rappresenta, lo 0,0008% della spesa pensionistica Inps. Un risparmio del tutto insignificante! E anche la battaglia di Fico e C. sui vitalizi, degli ex parlamentari (i vitalizi non esistono più dal 2012), ad avviso dell’Associazione risulterà parimenti irrilevante perché si otterrà un risparmio di 56 milioni che, rispetto alla spesa pensionistica Inps, rappresenta lo 0,0003%.

Aduc sottolinea inoltre che il presidente Boeri ha rilevato una contraddizione eclatante: con la proposta del governo si spingono alcune tipologie di lavoratori al pensionamento (anche involontariamente), dall’altra si tagliano le pensioni appena concesse.

Altro aspetto che non è stato valutato, per le pensioni d’oro e vitalizi, è la diminuzione delle entrate fiscali dovute al taglio operato. Se si applicava il 43% di tassazione sulle pensioni d’oro e sui vitalizi, con la loro riduzione si diminuisce anche l’aliquota fiscale, il che significa che i risparmi programmati diventano del tutto aleatori.

Anche l’altra ragione portata, dal M5S soprattutto, a sostegno dei tagli citati viene ritenuta incomprensibile. «Si sostiene che i tagli alle pensioni d’oro e ai vitalizi sono una misura di equità. Contro i privilegi, si afferma. E’ il caso di ricordare che il calcolo delle pensioni d’oro e dei vitalizi è stato fatto con il sistema retributivo, lo stesso applicato al 96% delle pensioni ora percepite. Allora il 96% delle pensioni attuali sono privilegiate? Che vuole fare il governo legastellato, tagliare il 96% delle pensioni?»

Si allarga dunque il fronte dei soggetti e delle Associazioni contrari alle discutibili iniziative del governo pentastellato, che vuol mettere le mani nelle tasche dei soli pensionati, beneficiare i nullafacenti e gli evasori di contributi. Bell’esempio di equità!


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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