Minori respinti alla frontiera: la Francia ha violato tutte le regole. La denuncia delle Ong

ROMA – Il fatto che la Francia respinga in Italia anche i minori intercettati oltreconfine non è una novità. Già in passato numerose associazioni attive lungo i confini caldi dell’Italia avevano denunciato questa usanza. Succede a Ventimiglia, a Como, lungo il confine con la Svizzera e anche in Austria. I respingimenti dei minori, sottolineano le Ong che si occupano di accoglienza ed integrazione, violano non solo le vigenti regole stabilite dal slattato di Dublino ma anche la Convenzione sui diritti dell’Infanzia del 1990, che impone agli Stati firmatari di mettere al primo posto il superiore interesse del minore. Il Trattato di Dublino garantisce invece il ricongiungimento familiare peri minori soli che entrano in Ue.
In realtà sui respingimenti di migranti tra Francia e Italia esiste un accordo, ed è quello di Chambery del 2007. «La maggior parte dei respingimenti collettivi ed informali tra la polizia francese e quella italiana, pur in violazione delle regole europee, sono concordati tra le due autorità da tempo — spiega Fulvio Vassallo Paleologo, avvocato e docente di Diritto di asilo presso l’università di Palermo — In base a queste regole non è possibile che una forza di polizia straniera riporti sul territorio di un altro stato le persone, abbandonandole, cioè senza che ci sia una consegna concordata, un’identificazione dei migranti e senza una partecipazione all’operazione della polizia dell’altro stato, in questo caso quella italiana».
Ancora più grave è il respingimento di minori. «Questi ultimi che presentano domanda d’asilo in Francia non possono essere rinviati in Italia – sottolinea Oxfam nel suo rapporto sui respingimenti alle frontiere – ai minori non accompagnati non si applica, infatti, il criterio del paese di primo ingresso. Ugualmente, non possono essere respinti i minori soli che si trovino sul territorio francese oltre la zona di frontiera, anche se non intendono presentare richiesta d’asilo: il governo è obbligato a farsene carico. Nel caso invece in cui un minore non manifesti volontà di richiedere asilo in Francia e venga fermato nella zona di frontiera, secondo la legge nazionale pub essere respinto in Italia, ma solo dopo che gli siano state fornite precise garanzie: in particolare, la nomina immediata di un tutore (“adnzinistrateurad hoc”) e un periodo di minimo 24 ore tra il fermo da parte della polizia e l’effettivo respingimento». Regole violate bellamente da Macron.
