Commissione Ue: per la manovra italiana serve correzione considerevole

BRUXELLES – La Ue «è impegnata in una discussione con l’Italia e spera di raggiungere un risultato costruttivo, c’è qualche margine, ma val la pena notare che il bilancio italiano devia in misura considerevole dalle regole, e dunque serve una correzione considerevole». Così Valdis Dombrovskis, vicepresidente della Commissione europea, sulla manovra italiana oggi in discussione all’ Eurogruppo. Dombrovskis non si è soffermato sulla tempistica di un’eventuale sanzione all’Italia: «non vogliamo fare speculazioni, abbiamo bisogno di una risposta dalle autorità italiane e stiamo anche guardando a una procedura di deficit eccessivo sulla base della regola del debito. Se l’Italia non rispetta il braccio preventivo del Patto di stabilità, ciò potrebbe indicare che non lo è con la regola del debito».
Aggiunge un carico da 90 il commissario europeo agli Affari Economici, Pierre Moscovici, che non ama molto il nostro Governo. Alla domanda su cosa accadrà se il 13 novembre l’Italia dovesse presentare esattamente lo stesso progetto di bilancio già respinto dalla Commissione europea, Moscovici risponde: «Vedremo, oggi c’è la riunione dei ministri delle Finanze, diranno la loro. Su questo – ha tenuto a sottolineare – voglio insistere: si dice sempre che la Commissione di Bruxelles è una sorta di tecnocrazia non eletta che viene ad opprimere dei democratici che rappresentano una sovranità: non è vero, la Commissione europea fa rispettare le regole del condominio Eurozona, perché non si può immaginare che ciò che accade in Italia non abbia impatto sugli altri membri come la Francia. Se la zona euro è destabilizzata, se abbiamo problemi finanziari, saranno i francesi a soffrirne. E quindi, se c’è euro, c’è solidarietà. Non voglio anticipare ciò che diranno, ma i ministri delle Finanze diranno che il ruolo della Commissione è semplicemente quello di far rispettare lo Stato di diritto, la regola, una regola che non è stupida perché garantisce che il debito pubblico non aumenti troppo».

Ancora non è previsto alcun incontro tra il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker ed il premier Giuseppe Conte, ma è sempre possibile. Così Margaritis Schinas, portavoce della Commissione europea.
