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Firenze, degrado: il ministro scopre «via de’ panini» dietro Palazzo Vecchio

Nel centro storico, a Firenze, si trova di tutto…

FIRENZE – Ci voleva un ministro della cultura per fare la scoperta, ossia Alberto Bonsioli: passando da via de’ Neri, proprio dietro Palazzo Vecchio, si è accorto che esiste una strada che, dalla tonoponomastica, risulta essere via de’ Neri, ma in realtà è: via de’ panini. Gente che mangia dappertutto, carte, bottiglie. Accanto agli Uffizi. Purtroppo non è la sola strada, nel centro storico, non più curata da Firenze come un salotto. Così come ci sono intere strade che, pur essendo in linea d’aria vicine al Duomo e a Palazzo Vecchio, non appartengono più a Firenze. Via Sant’Antonino, accanto a piazza dell’Unità e alla stazione di Santa Maria Novella, è diventata via … San Pechino. Completamente acquisita da esercenti e scritte in cinese. E si potrebbe continuare.

Ma sentiamo il ministro: «Oggi sono passato, ho visto via dei Neri, dove ci sono tutti i panini eccetera, in effetti colpisce…». Lo ha detto, Alberto Bonisoli, a margine della conferenza delle città capitali europee della cultura in corso a Firenze. Bonisoli ha risposto ai cronisti che gli chiedevano se ritenesse il capoluogo toscano degradato a causa della massiccia presenza di turisti, come evidenziato dal sottosegretario Gianluca Vacca in risposta a una interrogazione parlamentare. Secondo il ministro, interpellato su cosa l’Europa possa dire o fare per aiutare nella gestione dei flussi turistici, «quello penso sia un problema più che altro nostro, che dobbiamo risolvere da noi e sono d’accordo su una cosa: deve essere qualcosa dove le città giocano un ruolo importante. Da Roma – conclude – possiamo aiutare, magari possiamo dare qualche suggerimento, possiamo anche mettere in gioco risorse, questo senz’altro, ma poi sono scelte che vanno fatte dai cittadini che vivono in una città».


Sandro Bennucci

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