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Aferpi: stipendi salvi per i prossimi tre mesi, Rossi incontra gli operai

PIOMBINO – Dall’incontro tra l’ad di Aferpi, Fausto Azzi, e i segretari di Fim, Fiom, Uilm e Uglm è uscita ieri pomeriggio una soluzione che salverà gli stipendi pieni della cassa integrazione speciale almeno per i prossimi tre mesi. Infatti se nel giro di pochi giorni, una decina al massimo, il Governo non risponderà alle richieste del sindacato sull’interpretazione del decreto firmato da pochi giorni sugli ammortizzatori speciali, l’azienda ha dato la sua disponibilità ad anticipare la cassa integrazione («vedremo successivamente se ordinaria o in deroga», hanno detto i sindacati) e a usare in quantità le ferie per garantire il reddito attuale.

Tutto ciò fino a dicembre, poi si vedrà, perché come hanno detto i sindacati ai lavoratori accorsi in gran numero all’assemblea rimandata di un paio d’ore a causa del lungo confronto tra l’azienda e Fim, Fiom, Uim e Uglm, «questo tipo di integrazione non potrà essere infinito» (si tratta di una cifra tra i 200 e i 300 euro in più in busta paga) «e per noi la vera integrazione salariale è rappresentata dal lavoro». Il sindacato ha spiegato di non essere disposto a firmare alcunché «finché non arriverà la convocazione da parte del Governo, questione sostanziale ma anche di rispetto della nostra dignità».

La disponibilità dell’azienda all’anticipo della cig, ha di fatto consentito di uscire dal problema della scadenza Inps di ieri e di poter attendere qualche giorno la risposta del Governo, qualunque essa sia. Così sono state accantonate le ipotesi di scioperi e presìdi delle portinerie, anche se i sindacati hanno deciso di organizzare un’iniziativa per arrivare a ottenere l’incontro col Governo.

Oggi dunque alle 9 Fim, Fiom, Uilm e Uglm erano davanti al Comune per un presidio. «Abbiamo bisogno del sostegno delle istituzioni locali e regionali – hanno spiegato i sindacati a questo proposito – per avere un tavolo al ministero dello Sviluppo economico, a cui oltre a Comune e Regione vogliamo che sia presente anche l’azienda».

A Piombino è arrivato anche il Governatore Rossi: «Da oltre un mese i lavoratori di Aferpi chiedono un incontro al ministro Luigi Di Maio. Vogliono certezze su come verranno trattati quanto alla cassa integrazione, ma non hanno ancora ricevuto alcuna risposta in proposito. Noi siamo dalla parte dei lavoratori ed uniamo la nostra, alla loro richiesta. I lavoratori hanno diritto alla
dignità di avere una risposta. È per questo – ha annunciato il presidente – che a breve farò un ulteriore incontro con Aferpi, con le maestranze e con i sindacati e poi sto valutando se chiedere, anche con una lettera, un incontro con il ministro Di Maio. Perché non basta avviare le cose. Poi occorre anche seguirle».


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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