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Università: studenti e docenti precari protestano. Per diritto allo studio e nuovi concorsi

ROMA – Oggi scendono in piazza tanti studenti, laureati, dottorandi e insegnanti precari per chiedere certezze sul concorso e sul percorso di accesso alla professione docente. E’ quanto affermano in una nota congiunta la Flc Cgil, Adi-Associazione Dottorandi Italiani e Link Coordinamento Universitario.
«Dopo mesi in cui si è parlato dell’abolizione dei 24 cfu – spiega Alessio Bottalico, coordinatore nazionale di Link Coordinamento Universitario – ora tornano in auge senza che nel frattempo gli Atenei abbiano avviato i pacchetti all’inizio di quest’anno accademico e senza alcuna garanzia della gratuità del percorso per gli studenti, del semestre bonus e garanzia del diritto allo studio con divisione in fasce isee per tutti. In merito all’anno di percorso non è chiaro come sarà strutturato e
se in grado di assicurare la qualità della formazione per i futuri insegnanti e quale sarà la retribuzione. Inoltre, inaccettabile poter partecipare ad una sola classe di concorso.
Numerosi studenti, laureati, precari, dottorandi vivono ancora nell’incertezza di quello che sarà il loro futuro e del percorso da intraprendere per poter accedere all’insegnamento, senza soprattutto ancora una data certa su quando si svolgerà il concorso».
Francesco Sinopoli, segretario generale della Flc Cgil dichiara: «Dopo mesi in cui si sono rincorse innumerevoli dichiarazioni del Ministro Bussetti e dopo che il fit sembra ormai accantonato a favore di una diversa procedura concorsuale bisogna fare chiarezza sui tempi, sull’accesso alle diverse procedure concorsuali, sia di posto comune che di sostegno, su eventuali blocchi alla mobilità, che rappresentano una forzatura su un tema che va affrontato in sede contrattuale, e sulla
formazione dei futuri insegnanti. Ci sono più di centomila laureati che hanno acquisito i 24 cfu che aspettano il concorso e diverse decine di migliaia di precari con più di tre anni di servizio che reclamano risposte. La scuola ha bisogno di nuove professionalità in ingresso, e i posti vanno coperti per dare stabilità e continuità didattica».
Infine, Giuseppe Montalbano, segretario dell”Associazione dottorandi e dottori di ricerca italiani conclude: «Pretendiamo modalità e tempistiche certe per il reclutamento nella scuola
che migliaia di colleghi aspettano ormai da troppo tempo».


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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