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Gap: procura chiede condanna fino a 12 mesi per militanti che fecero entrare illegalmente pretesi profughi

GAP- La giustizia francese, in particolare le procure, non sembrano misericordiosi verso i migranti e i loro difensori, come avviene in Italia. Tutti possono mobilitarsi per difendere le proprie idee, anche quelle più radicali, ma non si possono superare i limiti della legge: con questa motivazione il procuratore del tribunale di Gap, in Francia, ha chiesto pene che vanno fino ai quattro mesi da scontare per i sette militanti della causa dei profughi – due dei quali ginevrini – accusati di aver fatto entrare illegalmente nel paese in aprile un gruppo di migranti provenienti dall’Italia. Per i due svizzeri, una italiana e tre francesi sono stati proposti sei mesi con la condizionale. Pena più severe rischiano per contro gli altri due francesi: 12 mesi di detenzione, di cui solo otto con la condizionale. Ci sono modi legali per aiutare gli stranieri illegali e ci sono modi illegali; esistono modi legali per farli attraversare la frontiera e modi illegali, ha argomentato il procuratore. A suo avviso non si può parlare di reato di solidarietà: «Se il governo francese ritiene che siano necessarie regole precise per entrare nel paese, la polizia deve farle rispettare». Gli imputati e gli avvocati della difesa hanno invece proprio insistito sul carattere idealistico degli atti commessi. La sentenza è attesa per il 13 dicembre.


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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