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Berlino prepara uno scudo monetario anti contagio italiano

BERLINO – Pessime notizie dalla Germania, ma non c’è da meravigliarsi, vista l’ostilità manifestata dagli ambienti politici e finanziari tedeschi (e francesi) verso l’Italia in genere e in particolare contro il governo gialloverde. I tedeschi starebbero preparando uno scudo anti Italia, uno strumento di pronto intervento per isolare dal contagio di Roma le economie dell’Eurozona. Secondo il quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung – che ha visionato documenti del governo tedesco – Berlino lo vuole a tutti i costi e sta premendo per approntarlo in tempi brevi, visto che la situazione finanziaria italiana potrebbe sfuggire di mano e causare rialzi a catena dello spread in Spagna, Portogallo e altre economie sensibili finendo per provocare una crisi sistemica nell’area euro. Lo strumento c’è: è lo Esm, il fondo così detto Salva Stati presieduto dal tedesco Klaus Regling che ha una dotazione di 600 miliardi.

Si tratta di rimodulare  la linea di prestito denominata Pccl (Precautionary conditioned credit line), abbassandone la condizionalità in modo da metterlo a disposizione anche di paesi sostanzialmente solidi ma soggetti alle possibili fibrillazioni di Roma. Oggi la condizione per poter accedere alla concessione preventiva della linea di credito sarebbe l’esistenza di un contesto economico rassicurante: il debito pubblico non dovrebbe essere superiore al 60%, il deficit al 3%. Invece nell’eventualità che tali soglie fossero superate, come è il caso dell’Italia, il Paese interessato dovrebbe dimostrare di aver ridotto il debito pubblico di almeno mezzo punto percentuale annuo nei tre anni precedenti alla richiesta del credito. Non è la prima volta che il tema viene sollevato.

Regling ne aveva parlato al termine dell’Eurogruppo di giugno, accennando alla necessità di introdurre stabilizzatori macroeconomici, volti a bloccare l’effetto valanga di una possibile crisi in uno o più membri del club. Ma tra giugno e oggi molta acqua è passata sotto i ponti: l’Italia sembra voler andare allo scontro totale con Bruxelles, ignorando o fingendo di ignorare le conseguenti devastanti del suo comportamento per se e per l’Europa. E quindi i tedeschi, vista la mala parata, cercano di correre ai ripari.

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