Skip to main content

Industriali: occorre ammodernare strutture ferroviarie, ad esempio il Frejus

ROMA – Infrastrutture ferroviarie obsolete da adeguare (ad esempio il tunnel del Frejus), il mancato rinnovo in Manovra degli incentivi legati alla Cura del Ferro  un ritardo complessivo delle opere già in cantiere (la Tav),
mentre il Governo realizza l’analisi costi benefici.  Di questo si è parlato oggi durante il forum di Pietrarsa –
spiega una nota – che si è spostato quest’anno nella città ferita: Genova. Anche se proprio oggi sono emerse novità sulla ricostruzione del ponte, con Fincantieri che insieme a Salini Impregilo ha presentato il suo progetto. Un’infrastruttura fondamentale anche per i trasporti da e per il porto. «Il settore del trasporto su ferro – spiega Guido Gazzola, Presidente Assoferr – dopo anni di crescita importante (+8% nel 2017) inizia a soffrire del rallentamento economico in atto ma anche delle scelte di politica economica che sembrano andare in senso opposto a quanto realizzato fini ad oggi. Così dopo la crescita arriva il down: -0,8% il risultato dei primi 6 mesi dell’anno (legato anche a cause contingenti come Pioltello o gli scioperi in Francia). Inoltre – sottolinea – speriamo che l”incentivo Ferrobonus, che sembra non essere stato incluso per il prossimo anno, sia invece riattivato, se no sarà un grave
danno per gli imprenditori del settore”.
Ma anche altri argomenti hanno tenuto banco al Forum come, ad esempio, la forte polemica sulla Tav: il commissario straordinario del governo per l’asse ferroviario Torino Lione Paolo Foietta, ha definito infatti ipocrita il traccheggio del Governo e avvertito che dal 2019 in caso di ritardi la perdita sarà di 75 milioni al mese.

E proprio durante il Forum è stato ricordato, per quanto riguarda il Corridoio Mediterraneo, come la Francia sia il secondo partner commerciale dell’Italia. Ma nonostante questo il tunnel del Frejus ha 150 anni e grande bisogno di adeguamenti, esistono non a caso forti limitazioni per il trasporto di merci pericolose mentre la linea Genova-Ventimiglia appare tecnologicamente e strutturalmente inadeguata. Ma anche verso la Germania le cose non vanno meglio: per il Corridoio Reno-Alpi, Terzo Valico si segnala infatti come, ad esempio, il completamento del tunnel di base del Ceneri, sia l’unico nodo penalizzato su tutto il percorso. E anche in questo caso u”incertezza (letale per gli operatori economici) tutte le opere legate al porto finiranno o no nel 2021?
«L’analisi sui costi benefici delle infrastrutture si faccia a porte aperte – commenta Nereo Marcucci, Presidente di Confetra – e, visto i 9 mesi trascorsi dall’avvio di tale analisi, auspichiamo che i risultati vengano alla luce con ragionamenti puntuali su ogni opera che stiamo chiedendo. Credo sia un dovere arrivati a questo punto, che il Governo ci spieghi se possiamo suggerire delle variabili oppure s è già stato tutto deciso».


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741
Firenzepost small logo