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Aeroporto Firenze, Salvini: «Ci vuole la nuova pista». Rossi: «Grazie ma ci sono anche altre opere»

Matteo Salvini

FIRENZE – Matteo Salvini, atteso a Firenze per giovedì 20 dicembre (parteciperà anche a un vertice sull’ordine pubblico in prefettura), lancia segnali sull’aeroporto, segnatamente sulla nuova pista, fin qui osteggiata dai suoi alleati 5 stelle. Il ministro, capo della Lega, dichiara: «L’Italia ha bisogno di più porti, più aeroporti, magari coordinati l’un l’altro, e io penso che l’aeroporto di Firenze non toglierebbe niente a nessuno. Ci stiamo lavorando col ministro Toninelli. E’ chiaro – ha ammesso – che c’è una sensibilità diversa tra Lega e 5 Stelle su alcuni temi. Sul potenziamento dello scalo di Peretola con la nuova pista so che ci sono – ha osservato Salvini – posizioni diverse: dal mio punto di vista, più si viaggia meglio è. Più opportunità di lavoro di business e di spostamento veloce in aereo, in macchina, in treno o in nave ci sono, e meglio. C’è ovviamente la discussione in corso fra pisani e fiorentini ma so che un’infrastruttura in più non toglie necessariamente qualcosa a qualcun altro. Sicuramente va ridiscussa la piantina degli aeroporti in Italia, perché ne sono stati fatti in passato per motivi elettorali, ci sono alcuni microaeroporti che non hanno nessun senso, ma Firenze, è strategica, è centrale. Io domani ci arrivo in treno, però ritengo che abbia bisogno di più, non di meno».

Rapidamente è arrivata la replica di Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana: «Salvini a favore dell’aeroporto di  Firenze è una buona notizia perché per quel che mi riguarda ho sempre lavorato per l’ammodernamento dell’infrastruttura fiorentina e della nuova pista nel quadro di uno sviluppo integrato. Vorrei far presente però – continua il presidente – che i problemi infrastrutturali della Toscana non si limitano solo all’aeroporto. È infatti indispensabile definire tempi, modi e finanziamenti per la messa in sicurezza e il completamento delle quattro corsie sulla Tirrenica. Inoltre vorremmo avere tempi certi per la realizzazione delle terze corsie autostradali sulla Firenze-mare e sulla A1. Attendiamo anche una parola definitiva sul completamento del sottoattraversamento e della nuova stazione per l’alta velocità nel capoluogo toscano».

Ancora Rossi: «Chiediamo poi certezze sul finanziamento e il raddoppio della ferrovia Firenze-Lucca, a cui la Regione ha già contribuito per oltre la metà del finanziamento pur non essendovi tenuta, e infine gradiremmo una parola chiara anche sul completamento della Grosseto-Siena. Come il vicepremier senz’altro saprà, gli stiamo sottoponendo non opere nuove – sottolinea Rossi – ma semplicemente ammodernamenti e adeguamenti che sono attesi da anni e che sono fondamentali per la crescita della Toscana tutta. Su tutti questi temi ho già avuto un incontro con il ministro Toninelli e gli ho scritto da alcuni mesi una lettera con puntuali richieste di chiarimenti senza aver ricevuto per ora nessuna risposta. Voglio sperare – conclude Rossi – che l’attenzione riservata all’aeroporto e le opportune considerazioni che sono state fatte su questo argomento non siano un episodio isolato ma l’inizio di una corretta stagione di rapporti fra governo e Toscana».

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 



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