Tunisi: reporter precario si dà fuoco in piazza e muore. Manifestazioni popolari

TUNISI – Si è dato fuoco ieri, 24 dicembre, in piazza dei Martiri a Kasserine un giovane reporter tunisino di Telvza tv, Abderrazak Zorgui, morto poche ore dopo. In un video postato su Facebook poco prima, il giornalista spiega le ragioni del suo drammatico gesto denunciando la sua precarietà e lancia un appello ai disoccupati della regione a scendere in piazza per reclamare il loro diritto al lavoro e ad un futuro migliore. Il giovane si scaglia anche contro il governo centrale per aver dimenticato Kasserine, spesso mascherandosi dietro alla lotta al terrorismo nella regione. Ieri sera le forze dell’ordine hanno usato i gas lacrimogeni per disperdere un gruppo di giovani manifestanti scesi in piazza dopo la morte di Zorgui.
Il sindacato nazionale giornalisti tunisini (Snjt) a seguito della notizia del decesso del giovane corrispondente ha annunciato in un comunicato la possibilità di indire uno sciopero generale della categoria. Per il sindacato infatti, è lo Stato che ha «contribuito a diffondere la corruzione e il denaro sospetto nel settore dei media assoggettandoli ad alcuni interessi». Lo stato tunisino inoltre, secondo quanto si legge nel comunicato, ha fallito nel controllare i media e la loro conformità alle leggi sul lavoro a scapito dei giornalisti. – See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Un-reporter-posta-un-video-su-Facebook-prima-di-darsi-fuoco-Disordini-a-Kasserine-in-Tunisia-7c16ffe2-3e94-4572-8c30-349c1a57ac09.html
Il gesto del giovane reporter ricorda quello analogo del venditore ambulante, Mohamed Bouazizi, che per protesta contro le autorità che gli avevano sequestrato la merce, il 17 dicembre 2010 si diede fuoco a Sidi Bouzid, dando poi vita ad una serie di proteste popolari che sfociarono nella Rivoluzione dei gelsomini che costrinse, neanche un mese dopo, l’allora presidente Ben Ali alla fuga dal Paese. Anche la situazione socio-economica delle regioni marginalizzate del centro e del sud della Tunisia, dopo otto anni, è rimasta pressoché la stessa con punte di disoccupazione giovanile intorno al 30%.
