Skip to main content

Bruxelles: Juncker, la Ue non sparirà e diffidiamo dai populismi. Invita a governare l’immigrazione

Jean Claude Juncker

BRUXELLES – Tutti aspettano la scadenza del mandato di questa Commissione, dopo che le elezioni europee avranno definito i rapporti di forza fra i partiti, ma questo mediocre esecutivo, presieduto dal criticatissimo Jean Claude Juncker, cesserà il suo mandato solo a novembre 2019. Lo dobbiamo sopportare ancora per un anno. E intanto proprio Juncker espone le sue verità in un’intervista un’intervista al Welt am Sonntag,  nella quale parla di futuro della ue, dei populisti, dei migranti e della Brexit. Invitando, implicitamente, a non cambiare molto di quanto realizzato (?). Dice Juncker:

UE – «Una cosa è certa: quando partirò il primo novembre 2019, alla fine del mandato,l’Europa non crollerà, in quanto sono fermamente convinto che l’Europa abbia un avvenire. Quindi non c’è nessuna ragione di disperare dell’Europa, anche se è vero che è legittimo preoccuparsi». Ha aggiunto che per quanto lo riguarda al termine del mandato si dedicherà alla vita privata. Saggia decisione.

POPULISTI – «E’ un grave errore lasciar moltiplicare il numero di persone che, in seno ai grandi partiti tradizionali, si fanno sconsideratamente l’eco dei populisti, perché a camminare sui passi dei demagoghi si finisce per mostrare solo la propria schiena. Opponiamo la verità alle affermazioni dei populisti e mettiamoli ai piedi del muro mostrando che sanno solo fare del rumore ma non hanno nessuna soluzione concreta da offrire” ai problemi.
Temo che ci siano dei tentativi illeciti di pesare sulle elezioni europee, invito tutti i Paesi Ue a  opporre un fronte unito ai trolls e gruppi di hacker di Cina o Russia».

MIGRANTI – «Sarebbe profondamente deplorevole se la questione dei migranti dominasse la campagna elettorale per le europee, in quanto è importante, ma è lontano dall”essere il nostro maggior problema. Su questo tema sembrerebbe che abbiamo perso la nostra capacità di relativizzare.  Per arrivare a una soluzione bisogna che personalità politiche dotate di senso di responsabilità abbiano il coraggio di affrontare questo tema conflittuale e che diano prova di pazienza per spiegare alla gente che l’accoglienza dei rifugiati non è un problema insolubile, per cui serve maggiore cooperazione ben ordinata in Europa.

BREXIT – Suppongo che sì, ci sarà la Brexit, poiché la popolazione britannica ha deciso così e, quanto a un eventuale secondo referendum, spetta sempre ai cittadini britannici decidere. E’ molto ardita l’idea difesa da una certa
parte di britannici che spetterebbe all’Ue proporre una soluzione a tutti i loro futuri problemi, in particolare a
quelli legati al confine tra Dublino e Belfast.  Mettetevi d”accordo e diteci cosa volete, ma ho l’impressione che la maggioranza dei deputati britannici provi una profonda diffidenza verso l’Ue e la signora May, e ci sospettano di voler mantenere a qualsiasi prezzo la Gran Bretagna nell’Ue. Ma non è la nostra intenzione, vogliamo solo che le nostre future relazioni siano chiare, e noi rispettiamo il risultato del referendum popolare».

Osserbviamo solo che il commento di Juncker riconosce e decreta il fallimento delle politiche delle ultime Commissioni, a cominciare dall’esecutivo Prodi.

 

 


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741
Firenzepost small logo