Sea Watch: Parlamentari a bordo inveiscono contro Salvini, ma saranno soggetti a visita sanitaria prima di tornare a riva

SIRACUSA – Ecco la sfilza di lamentele dei parlamentari, naturalmente contro Salvini, saliti a forza sulla Sea Watch anche per raccogliere prove contro il Ministro. Sembra che per ora non ci siano riusciti, ma non potranno tornare a terra prima di essersi sottoposti a visita medica, per timore di qualche contagio.
MAGI – «Il ministro Salvini ci ha accusato di non rispettare le leggi. Se crede davvero in quello che dice presenti una denuncia nei nostri confronti. Questo governo pensa di essere sopra la legge ed è inaccettabile, dovrebbero capirlo tutti i cittadini». Lo dice Riccardo Magi, deputato radicale di +Europa, che è a bordo della Sea Watch con una delegazione di parlamentari. «Siamo ancora a bordo e intendiamo svolgere le nostre funzioni di parlamentari. Il divieto di salire sulla nave era illegittimo, non c”è nessun atto che potevano fare per impedirci di venire qui a verificare le condizioni delle persone sulla Sea Watch. I migranti sono stremati. Sono 50 persone in una stanza piccola con un unico bagno. Sono ostaggi di una inutile prova di forza del governo italiano, al quale si appellano chiedendo umanità e rispetto dei diritti che dovrebbero essere alla base di una democrazia. Diritti che sono ancora più sentiti ma chi proviene da stati non democratici», conclude Magi
FRATOIANNI – Lacrimevole il resoconto del segretario nazionale di Sinistra italiana: «Siamo venuti qui per verificare le condizioni di chi sta a bordo. Li abbiamo incontrati e ci hanno mostrato le loro cicatrici, le torture subite. I loro occhi dicono tutto. Sono persone che sono state salvate e chiedono che vengano riconosciuti i loro diritti umani. Sono qui per chiedere che sia consentito a queste persone di
sbarcare perché possano chiedere asilo – aggiunge – chiedono solo di non essere più torturati. Come parlamentare mi sento in
dovere di dare voce a chi non ne ha. Questo è il confine dell”Europa. Ma questa è una partita politica che non si può
giocare in modo cinico». Lo riconosce lo stesso Fratoianni, se siamo il confine d’Europa deve intervenire l’Europa che fa orecchia da mercate. e noi paghiamo in tutti i sensi.
GUARDIA COSTIERA – Intanto la Guardia Costiera, a differenza di altri, fa il suo dovere seguendo disposizioni di legge. Una motovedetta è appena partita dal porto di Siracusa con a bordo indumenti e viveri su ordine della Prefettura verso la Sea Watch per soccorrere i migranti che sembrano, secondo i parlamentari, in condizioni deplorevoli, anche a causa dell’inadeguatezza della nave.. A bordo si trova anche la dottoressa dell”Ufficio sanità marittima che si dovrà occupare del controllo sanitario dei parlamentari che sono sulla nave della Ong. Una bella visita per evitare un possibile contagio.
