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Chiesa (infortunato) salterà Udine. Pioli: «La più bella serata della mia carriera»

Stefano Pioli

FIRENZE – La tegola dopo la partita: Federico Chiesa, grandissimo protagonista contro la Roma, quasi sicuramente dovrà saltare la trasferta di Udine. Il problema all’adduttore della coscia destra lo metterà fuori causa. Difficile poter recuperare da qui a domenica. Tuttavia, Stefano Pioli entra in sala stampa e forse, istintivamente, si ricorda di essere stato laziale. Così ripensa al 7-1 inflitto alla Roma e dice: «E’ la serata più bella della mia carriera. I ragazzi hanno messo in campo tanta qualità, quella che serviva per battere una squadra forte come la Roma. E’ stata una serata quasi perfetta, la Fiorentina merita questo successo e di continuare in Coppa Italia. Chiesa è diventato un uomo, un giocatore, non è più un ragazzo. E Muriel ha aggiunto qualcosa. Ma avevo già visto che qualcosa stava cambiando nel rendimento. Certo, non mi sarei aspettato un risultato così clamoroso. Dove potremo arrivare? Non lo so. Diciamo che è stato un passaggio importante, una qualificazione preziosa, ma ora ci concentriamo sul campionato. A Udine sarà un’altra partita». Anche perchè, come detto, mancherà quasi certamente Chiesa. Un prezzo da pagare alla straordinaria serata di Coppa Italia.

DI FRANCESCO – Eusebio di Francesco, di contro, sembra uscito dall’inferno. Si present con queste parole: Devo riflettere dopo una batosta come questa. Volete sapere se mi dimetto? No, un titolo così facile non ve lo concedo. Però ripeto: devo riflettere. Non capisco come possa essere successo. Credevamo che il sistema difensivo fosse il migliore, siamo una delle migliori difese del campionato e improvvisamente prendiamo sette gol. Dopo averne presi tre a Bergamo. Non può essere vero».

MONCHI – «Oggi è il giorno più doloroso della mia storia di ds. Mai vissuto una cosa così, una partita del genere è dura e ora possiamo solo chiedere scusa a tutti i tifosi della Roma, quelli che erano qui e quelli che stavano a casa». Monchi, ds della Roma, è affranto nel commentare la disfatta. «Immagino come possano stare oggi i tifosi – aggiunge – e io posso solo ripetere scusa, scusa e
scusa. Ma oggi non è il giorno per fare valutazioni. Dobbiamo aspettare, riflettere e chiedere scusa. Non credo che qualcuno dei giocatori volesse fare così male – dice Monchi -, è che a volte ti riesce tutto storto. Prima della partita sono andato negli spogliatoi e tutti volevano vincere, era un match importante per la nostra crescita. Invece abbiamo fatto questa brutta figura. Oggi nessuno è felice, o tranquillo – conclude il ds della Roma -, ma per stare insieme ai giocatori e allo staff tecnico. E non credo sia il giorno giusto per punire di più».



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