Padova: parroco cambia canonica, ci sono troppi stranieri che disturbano e chiedono aiuto

PADOVA – Anche gli uomini di Chiesa alla fin fine sembrano averne abbastanza dei migranti che ci assediano. Cambia canonica per trovare un po’ di quiete e fuggire alle richieste di aiuto pressanti dei migranti: protagonista della vicenda è don Marco Scattolon, parroco di Rustega, piccola frazione di Camposampiero (Padova).
«Da un po’ di tempo anch’io mi trovo con stanchezze e malesseri vari – afferma dalle pagine del Gazzettino -. Onestamente c’è anche da riconoscere che il viavai di stranieri che chiedono con insistenza aiuti m’impediscono serenità e pace nei momenti di una possibile quiete. Non tutti sono educati e sanno accontentarsi di quanto si può dare loro.
Da qui la decisione dell”anziano parroco di spostarsi per i pasti, il riposo notturno e le pennichelle pomeridiane nella
vicina canonica di San Pietro a Camposampiero. Nessun dubbio che la sua decisione possa suscitare delle perplessità: «Don Claudio – taglia corto – mi accoglie volentieri». Scattolon non è nuovo ad uscite estemporanee: due anni fa sempre a causa delle troppe pretese fece tornare in carcere un migrante nordafricano 33enne che stava scontando gli arresti domiciliari in canonica per spaccio di droga.
