Country report Ue: Italia, preoccupano squilibri economici eccessivi, un rischio per gli altri Paesi.

BRUXELLES – Nel Country Report sull’Italia la Commissione Ue non è affatto generosa con il nostro Paese, l’establishment uscente teme un ribaltone alle prossime elezioni e quindi cerca di mettere in cattiva luce i governi sovranisti. Ecco che i vari Dombrowkis e Moscovici esprimono giudizi duri verso il governo gialloverde: Nel report i severi superpagati burocrati europei osservano che «l’Italia ha ancora squilibri economici eccessivi. In particolare il debito alto e la protratta scarsa produttività implicano rischi con rilevanza transnazionale, in un contesto di alto livello di npl e di disoccupazione. Il debito non scenderà nei prossimi anni, visto che la debole prospettiva macro e gli attuali piani di bilancio del Governo, anche se meno espansivi di prima, implicano un deterioramento dell’avanzo primario. Tassi più alti rispetto ai livelli di inizio 2018 stanno intaccando i costi di funding delle banche e i buffer di capitale, pesando sulla fornitura del
credito all”economia e sulla crescita del Pil».
A questo si aggiunge, secondo i soloni bruxellesi, che «lo stock di sofferenze bancarie ha continuato a scendere significativamente, ma mantenere il passo di riduzione degli npl sarà impegnativo date le condizioni del mercato.La manovra 2019 include misure che rovesciano elementi di importanti riforme fatte in precedenza, in particolare sulle pensioni, e non include misure efficaci per aumentare il potenziale di crescita. Nonostante alcuni progressi nel riparare i bilanci delle banche, riforme sul diritto fallimentare e politiche attive del mercato del lavoro, lo slancio delle riforme è ampiamente in stallo nel 2018».
E infine«la manovra economica dell’Italia per il 2019 include misure che fanno marcia indietro rispetto ad alcuni elementi di importanti riforme fatte nel passato, in particolare nel campo delle pensioni, e non include misure efficaci per aumentare la crescita potenziale del Paese». Questo ha ribadito la Commissione Europea nella comunicazione approvata oggi dal collegio, che valuta le condizioni macroeconomiche dei Paesi membri.
«Rimaniamo preoccupati che il debito non scende a causa dei piani economici deboli del Governo, in generale lo slancio delle riforme si è fermato», rincara la dose il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis. «La Commissione resta vigile e monitorerà da vicino la situazione italiana per fare valutazione in primavera basata soprattutto sul livello di ambizione del programma nazionale di riforme».
E non poteva certo mancare il giudizio negativo del commissario agli affari economici Pierre Moscovici, l’uomo di Macron a Bruxelles: «la situazione italiana è preoccupante, e il nostro messaggio è noto e forte: deve migliorare le sue finanze pubbliche, l”efficienza della pubblica amministrazione e del sistema giudiziario, e rafforzare il sistema finanziario. L’urgenza è ancora più sentita dato l’indebolimento dell’economia italiana che, ricordo, cresce dello 0,2%».
Attendiamo la reazione negativa del governo e quella compiaciuta delle opposizioni, che sperano che il paese vada in malora pur di buttare a mare l’attuale maggioranza. Come al solito la sinistra ragione, muoia Sansone con tutti i Filistei.
