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Tav: vertice notturno a oltranza. Resa dei conti nel governo. Decisione entro venerdì

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte

ROMA – Resa dei conti nel governo? La Tav al centro del vertice serale a Palazzo Chigi. Alla riunione, presieduta dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, partecipano, oltre ai tecnici, i due vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini e il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli. E’ terminata la prima parte del vertice di Palazzo Chigi, quella legata alla parte tecnica del dossier. Ora la riunione entra nella parte politica del dossier. Bocche cucite da parte dei tecnici all’uscita di Palazzo Chigi tanto che uno dei professori presenti all’incontro ha tagliato corto con i cronisti: «Non vi dico neanche il mio nome». Tra i tecnici chiamati dalla Lega al vertice figura Pierluigi Coppola, l’unico membro della commissione che ha condotto l’analisi costi-benefici Tav a non aver firmato le conclusioni dello studio effettuato, sfavorevole alla prosecuzione dell’opera.

Ci sono dieci tecnici al tavolo del confronto: cinque prof convocati dal ministro Toninelli e cinque dai sottosegretari della Lega. Si tratta di Gaetano Marzulli, Alberto Chiavelli, Paolo Beria, Pasquale Pucciariello, Luigi Navone, Francesco Parola, Ginio Ferretti, Alberto Petroni, Carlo Vaghi, Pierluigi Coppola. Assente annunciato il presidente della commissione che ha condotto l’analisi costi-benefici, Marco Ponti. Accanto al premier Conte e ai vicepremier Di Maio e Salvini, ci sono oltre al ministro Toninelli, il viceministro leghista Edoardo Rixi, il sottosegretario della Lega Armando Siri, il capogruppo M5s in Senato Stefano Patuanelli e il presidente M5s della commissione Trasporti di Palazzo Madama Mauro Coltorti.



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