Tav: il Governo sblocca i bandi ma con la clausola di dissolvenza, che consente di fare marcia indietro

ROMA – Una lettera è stata inviata da Palazzo Chigi alla Telt per autorizzare l’approvazione di avvisi per i 2,3 miliardi di lavori del tunnel di base della Tav con la clausola di dissolvenza che sarà motivata dall’avvio della procedura di revisione del trattato italo-francese.
La clausola consente di dichiarare all’occorrenza senza seguito una procedura di gara già pubblicata, ma per cui nel frattempo siano venute meno le volontà politiche di procedere. Stabilisce questo la norma dissolvente prevista dalla legislazione francese a cui farebbe riferimento la lettera con cui Palazzo Chigi ha autorizzato l’approvazione dei bandi 2,3 miliardi di lavori. La facoltà è prevista nel capitolo 5 del nuovo codice unico degli appalti francese, senza oneri né obblighi per la stazione appaltante, né per gli azionisti, né per gli Stati.
Lo scrive Il sole 24 ore on line. I contenuti della direttiva e dei bandi non sono ancora noti ma sarà comunque presente un riferimento alla volontà di Roma di chiedere a Parigi e Bruxelles di rivedere il Trattato. La lettera è frutto dell’intesa raggiunta in extremis da Lega e M5S e terrebbe conto delle condizioni avanzate ieri da Luigi di Maio, che aveva chiesto di non impegnare soldi pubblici in questa fase.
Un portavoce di Telt ha confermato la ricezione della lettera i cui contenuti non sono stati resi noti. Lunedì il Cda della società si riunirà per dare il via libera ai bandi da 2,3 miliardi di euro per i lavori di scavo del tunnel di base e Palazzo Chigi precisa che ‘si va verso il rinvio, lunedì non ci saranno i bandi’.
E Matteo Salvini smorza sulla crisi di governo. Elezioni anticipiate? «Non ci penso neanche. Abbiamo fatto tanto in nove mesi e voglio fare ancora di più in cinque anni. Io rimango convinto che la Tav si debba fare, per collegarci al resto dell’Europa. Stiamo lavorando per riaprire tutto quello che altri hanno bloccato per anni e io farò di tutto perché, coinvolgendo la Francia e l’Europa, l’opera si faccia. Gli italiani ci chiedono di lavorare e questo faremo».
Intanto Torino si prepara as un’altra manifestazione dei #SiTav con le Madamin di nuovo in piazza in un flash mob mentre le imprese scendono sul piede di guerra: ‘Se non partono i bandi pronti ad azioni legali’
