Mattarella: lo studio costituisce insieme la spinta e lo strumento per l’apertura verso culture diverse
Cassino – Parlando in occasione dell’inaugurazione dell’Anno accademico dell’Università di Cassino, per la terza volta nel giro di altrettante settimane, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è tornato a sottolineare l’importanza dello studio, evidenziando, in quest’ultima occasione, come costituisca «insieme la spinta e lo strumento per l’apertura, per l’interesse e il rispetto verso le culture diverse, verso le altrui opinioni, verso le esperienze di altri, per l’amicizia».
Una considerazione che ha preso lo spunto dall’intervento della rappresentante degli studenti, che al Capo dello Stato ha fatto «venire in mente un episodio drammatico, quello di un ragazzino quattordicenne, poco più che un bambino, che poco più di tre anni fa è
annegato nel Mediterraneo. Il presidente ha ricordato un episodio che commosse l’Italia raccontato in un libro «Naufraghi senza volto» della anatomopatologa Cristina Cattaneo. Il giovanissimo migrante non poteva avere più di 14 anni, a giudicare dalle ossa del polso, ed è morto insieme ad altri settecento, o forse novecento, nel grande naufragio del 18 aprile 2015 nel Mediterraneo.
Cucita nella giacca, gli è stata trovata una pagella. Bulletin scolaire, diceva la scritta sbiadita con i voti. Veniva da lontano, dal Mali il ragazzino che si portava addosso, come un tesoro, la sua pagella. L’Europa non la raggiunse mai: il barcone su cui viaggiava si ribaltò, e i migranti furono trovati ancora chiusi nella stiva.
Il Presidente ha quindi affermato che questo fatto «certamente interroga fortemente le nostre coscienze, ma ha un altro significato ulteriore: quello che lo studio costituisce insieme la spinta e lo strumento per l’apertura».
