Melfi (Pz): Salvini ai contestatori, più uovo sbattuto e meno canna

MELFI – «Se ci fossero i partigiani veri a vedere questi dieci sfigati si rivolterebbero nella tomba», oppure «la mamma dovrebbe dirti che mostrare il dito medio è da maleducati»: sono due delle frasi che a Melfi (Potenza), il vicepremier e leader della Lega, Matteo
Salvini, ha usato per ribattere ai contestatori durante il suo comizio.
Lo ha fatto sfruttando anche il favore della piazza che, più volte, lo ha sostenuto applaudendo o urlando: «Lega! Lega! o Matteo! Matteo!». Quando si è detto annoiato per l”accusa di fascista, Salvini ha spiegato: «Sono orgogliosamente italiano». Poco dopo ha ringraziato i tanti papà e le tante mamme che in questi giorni sono venuti ai suoi comizi con i figli. Appena il tono della contestazione lo ha disturbato in modo particolare, Salvini ha ottenuto gli applausi della folla – e urla di approvazione – ricordando di aver ridotto gli sbarchi del 95 per cento e che liste di attesa nella sanità di oltre due anni sono indegni di un Paese civile nel 2019. Non è mancato un invito già pronunciato su altre piazze lucane – dove ha ricevuto più reazioni di disapprovazione, come ieri a Villa d”Agri (Potenza) – in questi giorni di campagna elettorale prima delle regionali del 24 marzo: «Più uovo sbattuto e meno canne», ha detto rivolgendosi ai contestatori.
