Brexit: May, non c’è consenso per il terzo voto chiesto dalla Ue. Critico Corbyn

LONDRA – L’accordo sulla Brexit dall’Ue raggiunto con Bruxelles non ha ancora un consenso sufficiente ai Comuni. Lo ha riconosciuto Theresa May nel suo statement di oggi a Westminster, impegnandosi a continuare a cercare questo consenso, ma anche a lasciare tempo ai deputati per discutere e votare proposte di piani B. La premier si è peraltro detta scettica sull’esisto positivo dei voti indicativi su altri progetti e annunciato l’opposizione del governo all’emendamento che mira a passare il controllo dell’iter al Parlamento.
Il rifiuto di Theresa May di considerare il suo accordo sulla Brexit morto, malgrado l’ammissione che non abbia ancora i numeri per essere ratificato, è diventato un motivo di imbarazzo per il Paese. Lo ha detto Jeremy Corbyn replicando alla premier Tory ai Comuni. «E’ tempo che il Parlamento prenda il controllo», ha aggiunto il leader laburista dicendosi convinto che esistaun piano B, auspicato sia dai sindacati sia dalla Confindustria, in grado di ottenere il sostegno della Camera. Corbyn ha poi annunciato l’ok del Labour all’emendamento di un deputato Tory pro Remain – osteggiato dalla premier – favorevole a consentire al Parlamento di prendere il controllo attraverso una serie di voti indicativi su proposte alternative al piano May sulla Brexit.
