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Brexit: bocciato l’accordo, per la terza volta, ma la May non si dimette. Vertice ue il 10 aprile

LONDRA – La Camera dei Comuni britannica ha rigettato ancora una volta con 344 no contro 286 sì l’accordo della premier Theresa May sulla Brexit, condannandolo in modo ormai definitivo.
May, che ha fatto capire che non si dimette – il governo deve agire “affinché la Brexit sia attuata”, ha detto – , ha definito “grave” la decisione dei Comuni, ricordando che “è quasi certo adesso che noi si debba partecipare alle elezioni europee”, ed evocando la necessità della richiesta di un rinvio prolungato all’Ue e della partecipazione britannica alle elezioni europee.
La premier ha rinfacciato alla Camera di non avere un piano B maggioritario, avendo detto no al suo accordo, ma anche a un no deal, a una no Brexit e a un referendum bis. Con questo voto decade l’offerta dell’Ue di una proroga del divorzio dal 29 marzo al 22 maggio e resta in piedi solo un mini rinvio limitato al 12 aprile: data entro la quale il Regno Unito dovrà decidere se chiedere a Bruxelles un’estensione lunga motivata o procedere al no deal.

«Alla luce della bocciatura dell’accordo di divorzio da parte dei Comuni, ho deciso di convocare un vertice Ue il 10 aprile». Così il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk su Twitter dopo il no di Westminster all’accordo di divorzio.


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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