Migranti: La libia è un Paese affidabile, lo dice la Ue. Smentite le affermazioni delle Ong e dei buonisti nostrani
ROMA – «La Libia può e deve soccorrere gli immigrati in mare, e quindi è da considerare un Paese affidabile. Dove
gli immigrati che vengono riportati a terra dalla Guardia Costiera vengono tutelati dalla presenza del personale Oim, l’Organizzazione internazionale per le migrazioni».
Lo chiarisce, precisano fonti del Viminale, la Commissione Europea, ricordando che «la Libia ha ratificato la Convenzione di Amburgo del 1979 e quindi rientra a pieno titolo nel piano globale SAR gestito dall’IMO (Organizzazione marittima internazionale)».
La Commissione “ha richiamato i successi della Guardia Costiera libica, che nel 2018 (dati OIM) ha salvato 15.358 persone, riportandole in Libia. La maggior parte delle persone soccorse sono sbarcate presso i porti di Tripoli (62%), di Homs (19%) e di al-Zawiya (11%). Punti di sbarco in cui opera personale OIM. Alla luce di questo riconoscimento -sottolineano le stesse fonti- il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha aggiornato la Direttiva sulla sorveglianza delle
frontiere marittime e per il contrasto dell’immigrazione illegale, ribadendo la piena legittimità degli interventi di soccorso dei libici, anche perché la presenza dell’OIM garantisce il rispetto dei diritti degli immigrati e nel contempo salvataggi più rapidi».
Smentite dunque tutte le affermazioni delle varie Ong e associazioni buoniste interessate a portare i migranti in Italia, appoggiate e incentivate dal Vaticano, dalle sinistre e dall’atteggiamento permissivo della magistratura italiana.
