Santoro contro Salvini: Cerco killer per uccidere il ministro. A difesa di Vauro

ROMA – La lunga e stucchevole polemica fra Vauro, il vignettista forentino, e il ministro Salvini, è giunta forse a superare i limiti del consentito. Dopo che Vauro aveva presentato i «7 modi per uccidere Salvini», con ovvia reazione dell’interessato, è sceso in campo Michele Santoro, a difesa del vignettista. E ha rilanciato con una frase e un articolo «Cercasi killer» che, per molti, conterrebbe un attacco che va oltre i limite dalla satira e del buon gusto e sarebbe meritevole di attenzione da parte della magistratura.
Ricapitoliamo: il vignettista, per ironizzare su chi lo ha accusato di spalleggiare chi sarebbe disposto ad uccidere Salvini, ha provocatoriamente elencato sette opzioni per uccidere il Vicepremier. Dalla nutella assassina all’uniforme killer. A questa provocazione il Ministro dell’interno aveva risposto con un post. «Sette modi per uccidermi. Se questo squallido personaggio pensa di essere divertente… No, direi che fa proprio schifo».
A questo punto Santoro è sceso in campo a difesa di Vauro, attaccando Salvini con un editoriale pubblicato sul suo sito: «Ancora una volta Matteo Salvini aggredisce con espressioni ingiuriose. Assolutamente in contrasto col ruolo che ricopre. Vuole aizzare le legioni dei suoi fan tra i quali sul web si contano non pochi squadristi che non esiteranno a pronunciare minacce serie all’incolumità di uno dei più famosi e apprezzati autori di satira». E ancora: «Al fine di liberarci da un ministro dell’Interno squallidamente ignorante che dovrebbe garantire la sicurezza di ogni cittadino, indipendentemente dalla sua razza e dalle idee politiche e religiose che professa, offro congrua ricompensa a un killer in grado di mettere in pratica uno dei sette modi indicati da Vauro per ucciderlo. Con la preghiera di contattarmi con la massima urgenza».
Vedremo il seguito della vicenda, onestamente molto poco edificante.
