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Alan Kurdi si dirige verso Malta: dopo il no allo sbarco a Lampedusa dei compagni delle tre donne

ROMA – E’ diretta a Malta la nave ‘Alan Kurdi’, della Ong tedesca Sea Eye, dopo il no dell’Italia allo sbarco dei
compagni delle tre donne, due mamme con i loro bambini e una donna in stato di gravidanza, dall’imbarcazione. Dopo uno stallo durato tutto il giorno davanti alle acque territoriali italiane a 15 miglia da Lampedusa, la nave viaggia verso Malta, paese che ha garantito che i nuclei familiari dei migranti non saranno divisi. L’isola di Lampedusa era già pronta ad accogliere le donne con i loro figli di 1 e 6 anni, e una terza donna incinta, che erano state autorizzate a sbarcare dal Ministero dell’Interno. Ma le migranti non si sono volute separare dai propri mariti.

La nave Alan Kurdi della Ong Sea Eye si sta spostando verso Malta sfruttando una breve finestra meteo positiva. Nella giornata di ieri era fallita l’evacuazione dei due bambini a bordo e delle loro madri. Le famiglie non volevano infatti separarsi e lasciare i padri a bordo. «Temendo che non fosse possibile raggiungere una soluzione a breve, l’organizzazione ha scelto di fare rotta su Malta sperando di poter trovare rapidamente una soluzione umana e che tuteli le persone soccorse», fa sapere l’Ong Sea Eye. Che non rinuncia comunque a attaccare Salvini: «I bambini e le loro madri ieri non hanno accettato di sbarcare per non essere separati dai padri. Salvini che non ha umiliato solo
i naufraghi, ma sfrutta tutto e tutti per ottenere il massimo vantaggio possibile da  questa situazione».


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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