Bruxelles: l’Italia ha perso 24 milioni di fondi ue, non utilizzati nel 2018

ROMA – Le regole sono regole, quindi la Commissione non ha accettato la richiesta di eccezione presentata dall”Italia a fine 2018 perché non venissero disimpegnati 24,6 milioni di euro del Fondo sociale europeo(Fse) non spesi entro i termini del 31 dicembre 2018. Lo ha reso noto Loris di Pietrantonio, capo unità della Commissione Ueresponsabile per il Fse, durante il Forum ANSA sulla politica di coesione realizzato nel quadro del progetto La tua Europa.
La cifra in questione si riferisce al Programma operativo nazionale Inclusione. «Sottolineo che l’Italia ha fatto un
buon lavoro nell’evitare il disimpegno su gran parte delle risorse – ha puntualizzato Di Pietrantonio – qui stiamo parlando di piccole cifre relative a grandi somme. Il Pon Inclusione ad esempio vale 2,3 miliardi di euro e il disimpegno è di 24 milioni. Chiaramente è meglio non perdere questi soldi, ma le regole sono molto stringenti. L”eccezionalità richiesta da Roma in passato si è applicata davvero, ma in casi eccezionali dovuti anche a
catastrofi naturali», quindi non nel caso italiano. Di Pietrantonio si è poi mostrato possibilista sull”utilizzo del
Fse per finanziare il reddito di cittadinanza. Non è da escludere, stiamo ancora studiando la legislazione ha detto,
specificando che tale iniziativa in qualche modo prende le sue origini dal Reddito di inclusione, che era finanziato anche dal Fse per la sua componente relativa all’attivazione delle persone disoccupate nel mercato del lavoro.
