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Toscana: crollano le donazioni di sangue. La denuncia dell’Avis. Giovani in fuga

Una donazione di sangue
Una donazione di sangue

FIRENZE – Nella Toscana solidale, vanto e orgoglio del Presidente Rossi, stanno diminuendo ogni anno le donazioni di sangue. Non c’è proprio allarme, ma l’Avis vede con preoccupazione il progressivo calo, per 7 anni consecutiovi, delle donazioni, soprattutto fra i giovani. Sono stati 120.863, nel 2017, i donatori di sangue in Toscana, di cui l’87% associati a associazioni, e il 13% non associati, che hanno permesso trasfusioni a 47.885 pazienti, ma rispetto all’anno scorso si registra un calo delle donazioni: da gennaio a maggio 2017 erano state 92.374 (69.156 sangue intero e 19.481 plasma), nello stesso periodo del 2018 sono state 89.239 (67.122 sangue intero, 18.527 plasma). Una diminuzione che continua dal 2012 in cui ne furono effettuate ben 122.811. Lo rivela l’Avis Toscana alla vigila dell’assemblea annuale che si svolgerà venerdì 11 aprile a Tirrenia (Pisa).

Sono diminuiti i donatori, sottolinea una nota di Avis Toscana, ma resta invariato l”indice di donazione, ovvero il numero di donazioni pro-capite per anno, che si attesta a 1,93 come nel 2017, con un’eccezione in provincia di Massa Carrara che ha un indice di donazione del 2,18.

Il calo delle donazione è sostanzialmente generalizzato, salvo eccezioni come nella Piana di Lucca che registra una crescita del 35%, dovuto alla nuova sede aperta sul territorio. Incrementa i risultati anche la provincia di Pisa con un incremento superiore al 4%, rispetto al 2017, mentre la provincia di Siena registra un modesto 0,2%. Infine, cali marginali si registrano nelle province di Arezzo e Grosseto (-0,6%), mentre la situazione è più critica altrove con un -1,7% della provincia di Firenze con punte del 2% in meno nell”Empolese e nel Valdarno, -3% a Pistoia e dati in flessione anche per le province di Livorno e Massa Carrara rispettivamente del 3,5% e del 3,7%.

Infine, conclude Avis, i dati mostrano che, nel 2018, le aree più colpite dal decremento sono la zona della Versilia con una perdita di donazioni del 5% e la provincia di Prato con un -6,7%. ”

E proprio il tema di avvicinarsi alle nuove generazioni è al centro dell’appello del presidente di Avis Toscana, Todelmo Agnolucci: «vorrei – che sempre più giovani si avvicinassero, vivendo la donazione come un atto di cittadinanza attiva. E’ vero che i nuovi soci sono prevalentemente i giovani con un’età compresa tra i 18 e i 25 anni, rappresentando nel 2018 il 35% dei nuovi associati, ma è costantemente in crescita l’età dei soci donatori: la fascia di età più numerosa è quella tra i 46 e 55 anni. Sarà utile aprire una riflessione sul nostro modello organizzativo per valutare se la nostra presenza sui territori sia adeguata a contrastare e invertire una tendenza negativa».

Su questa situazione la dinamica accoppiata Rossi – Saccardi, che gestisce la sanità toscana, non ha nulla da dire? In occasione della giornata regionale del donatore 2018 Saccardi ebbe ad affermare: «Il nostro compito primario è portare sempre più giovani a donare e diffondere sempre di più la cutura della donazione. E’ necessario avere un sistema accogliente, di qualità, che sappia interloquire con i donatori. Senza il sangue la sanità si ferma, il sangue è uno dei motori essenziali della sanità. Quello trasfusionale è un servizio dove bisogna mettere personale dedicato».

 

 


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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