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Pensioni: la spesa amenterà fino al 2040, con un picco di +0,7 di Pil nel 2022

ROMA – Quota 100, lo stop fino al 2026 dell’adeguamento degli assegni all’aspettativa di vita ed il raffreddamento delle indicizzazioni delle pensioni per il periodo 2019-2021 determinerebbero nel complesso «un ulteriore aumento della spesa pensionistica fino al 2040, con un picco di oltre 0,7 punti percentuali del pil nel 2022». Lo rileva l’Upb nel rapporto sulla programmazione di Bilancio.

Dopo il 2040 inizierebbe «una lieve ma prolungata riduzione della stessa (in media circa un decimo di punto di Pil) negli anni successivi fino al 2070, ultimo anno dell’orizzonte previsivo». Fino al 2040, scrive l’Upb, prevale l’effetto di maggiore spesa pensionistica associato con il più elevato numero di persone che vanno in pensione per effetto dei requisiti di quota 100 e dei mancati adeguamenti dei requisiti anagrafici e contributivi alla speranza di vita.
Successivamente prevale invece l’effetto di contenimento degli assegni pensionistici connesso con il raffreddamento della loro indicizzazione e con minori anzianità contributive.

 


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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