Arezzo: incontri con gli studenti nelle scuole sui rischi del consumo di droghe

AREZZO – Sul fenomeno droga l’attenzione si sta facendo sempre più pressante. Nelle ultime settimane pare infatti che sulla lotta alla droga si siano finalmente accesi i riflettori, lo diciamo da cittadini e da genitori. Annotiamo: a marzo e’ stato consegnato in Senato il disegno di legge della Lega che va a modificare l’impianto normativo esistente; all’Hemp Fest di Milano si e’ avuto il sequestro di 1 kg di marijuana; nelle Marche il questore di Macerata ha fatto chiudere due hemp shop( negozio di canapa) ; giovedì la Polizia di Stato di Arezzo,all’interno del parco Pionta, ha proceduto a 42 arresti e alla segnalazione di 70 acquirenti.
Per don Antonio Mazzi, da sempre impegnato nell’attività di recupero dei tossicodipendenti, la guerra alla cannabis non serve se non si parte da lontano, dall’educazione nelle scuole, ma in modo sistematico e preventivo. Coinvolgendo con grande pazienza i giovani, ma anche insegnanti e genitori, le due gambe della società.
Ed e’ proprio in questa ottica che Daniele Prucher, collaboratore di questo giornale, dirigente chimico U.O.S.D. Laboratorio di Analisi presso l’Ospedale Valdarno-Montevarchi, affermato tossicologo forense e docente a contratto presso l’Università degli Studi di Bologna, sta proseguendo i suoi incontri presso gli istituti scolastici della provincia aretina. Stamane, ad esempio, ha intrattenuto 150 giovani delle prime classi dell’ITIS Galileo Galilei e alcuni loro insegnanti sui rischi del consumo delle droghe e del loro uso alla guida. Tra l’altro il dr. Prucher ha di recente curato un’ interessante, breve monografia riguardante l’impatto che la normativa sull’uso delle sostanze stupefacenti e psicotrope ha sul loro controllo da parte del SSN e nell’educazione alla salute dell’individuo e sulla Società.
Referente scolastico del progetto sentinelle per l’ambiente «Smetto quando voglio …o no? Appunti per i giovani» e’ la professoressa Emanuele Patriarchi.
