Elezioni Firenze: Bocci, c’è sensazione diffusa che si vada verso il ballottaggio
FIRENZE – «La sensazione diffusa è che si stia andando verso il ballottaggio. E’ motivo di grande orgoglio perché Firenze è una città complessa dove l’elettorato è più che altrove conservatore: il paradosso è che oggi il partito
conservatore è il Pd e il partito del nuovo, del cambiamento è il centrodestra». Lo ha detto il candidato a sindaco per Firenze del centrodestra Ubaldo Bocci, a margine di un confronto con Confassociazioni a Firenze, all’auditorium de La Nazione.
La campagna elettorale «procede con ancora maggior entusiasmo di quando abbiamo cominciato. Continuo a girare per mercati, per i quartieri più periferici». Sul ritorno del ministro dell’interno Matteo Salvini a Firenze, dove è atteso per domenica, Bocci si è detto «grato, ricordando che Salvini è parte fondamentale della coalizione.
Nello stesso tempo sono grato al presidente del parlamento europeo Antonio Tajani che sarà a Firenze venerdì e a chi
verrà la settimana prossima per Fratelli d”Italia a sostenere la mia candidatura a sindaco».
Quanto al programma ha aggiunto: «Firenze ha bisogno di una fase ricostruttiva di recupero della sua identità. In questa operazione di rigenerazione sono fondamentali tutte le energie della città. Da Sindaco di Firenze avrò bisogno di buoni progetti. Con i progetti buoni è assai più agevole trovare i finanziamenti per cambiare volto alla città. Per questo prevedo di istituire un Tavolo permanente per lo Sviluppo e la Competitività da me direttamente presieduto, cui parteciperanno i rappresentanti delle Categorie, degli Ordini e dei Collegi delle professioni, le Associazioni culturali specifiche dell’area tecnica, le Associazioni sindacali rappresentanti i liberi professionisti».
«Firenze ha bisogno di buoni progetti, di professionisti messi in grado di dare il loro apporto alla rinascita della città, di un rapporto semplice con la macchina amministrativa del comune – aggiunge Bocci – Non è più tempo di tarpare le ali al mondo associazionistico e professionale, troppe volte trascurato per logiche che nulla hanno a che fare con il bene comune. Usciamo dalla cappa decennale che ha imbrogliato la città, e cambiamo tutti insieme Firenze».