Aeroporto di Firenze: Tar accoglie ricorso. Annullata la Via. Ora è caos

FIRENZE – Brusco stop ai lavori per l’ampliamento dell’aeroporto di Peretola, nuova pista inclusa. Il Tar ha accolto i ricorsi dei comitati e dei Comuni contrari al progetto di ampliamento. La decisione comporta, secondo quanto appreso, l’annullamento del decreto ministeriale di Via. La sentenza è stata pubblicata oggi, lunedì 27 maggio.
Nelle sentenze pronunciate dai giudici della prima sezione del Tar della Toscana, che hanno accolto i cinque ricorsi presentati dai Comuni – Prato, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Calenzano, Carmignano, Poggio a Caiano, Signa – e dai comitati, si legge: «Il progetto sottoposto a Via non
conteneva quel grado di dettaglio minimo e sufficiente affinché il Ministero dell’Ambiente addivenisse ad una corretta valutazione di compatibilità ambientale, non essendosi individuati compiutamente le opere da realizzare».
Secondo i giudici, «la previsione di un numero così elevato di prescrizioni, ma soprattutto il carattere e il tenore di queste ultime, dimostra inevitabilmente il difetto di istruttoria in cui sono incorsi i Ministeri dell’Ambiente e dei Beni culturali, «che si sono limitati a posticipare la valutazione dei relativi impatti ambientali, perché le prescrizioni devono attenere alla fase di esecuzione del progetto e non riguardare aspetti
che avrebbero dovuti essere valutati e risolti in sede di Via». Naturalmente esulta il sindaco di Sesto Fiorentino, Falchi, ed esultano i sindaci degli altri comuni contrari al progetto, insieme ai comitati. Il problema è che, in presenza di stanziamenti e progetti, si rinvia ancora una volta tutto, penalizzando fortemente l’aeroporto Firenze, che continuerà, ancora per n on poco tempo, a non avere un aeroporto all’altezza dei 12-14 milioni di turisdti che, ogni anno, vengono a visitarla.

PIERLUIGI
In una situazione così delicata come quella che si riferisce all’ampliamento delaereoporto di Peretola, si è aggiunta la sentenza del TAR sulla VIA, valutazione d’impatto ambientale. Data l’origine della zona, pochi decenni fa piena di paludi, è evidente che la VIA dovesse essere redatta il più dettagliata possibile. Invece visto che attualmente è consesuetudine fare le cose con troppa superficialità, credo che così non sia stato. Quindi aspettiamoci un rinvio dei lavori, che se finiranno nel 2025 sarà quasi un miracolo, Che pena!