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Bce, Draghi all’Italia: «Il calo del debito sia credibile». Il governo ascolterà?

Mario Draghi

FRANCOFORTE – Lo hanno criticato, non ufficialmente, dall’interno del governo gialloverde, perchè lui, Mario Draghi, italiano, parla con lo steso linguaggio di Bruxelles nei confronti dell’Italia. Ma Draghi è un profondo conoscitore di economia e finanza e non può dire cose diverse. Così lui, presidente della Bce, ha rivolto un monito all’Italia: «La commissione europea ha concluso che deve ridurre il rapporto debito/Pil e l’Italia produrrà un programma di riduzione di medio termine. Non credo che verrà chiesto un rapido calo, sarà un piano di medio termine che però deve essere credibile».

La frase è stata pronunciata  in risposta a una domanda sul braccio di ferro fra Roma e Bruxelles con l’avvio di una procedura d’infrazione per il debito, spiegando che è questo «quello che tutti si aspettano». Il problema? Che questo governo, con le sue fissazioni elettorali, soprattutto il reddito di cittadinanza, ma anche quota 100 per andare in pensione, sta andando in direzione del tutto opposta, aumentando, forse in maniera addirittura smodata, sia il debito che il deficit. E meno male che i grillini, finchè sono stati all’opposizione, dicevano che i il debito dei padri era ricaduto sui figli. Ora si ripete la stessa cosa, ma in peggio: con il rischio di far pagare le scelte dissennate di Di Maio non solo ai figli, ma anche anche a nipoti e pronipoti.

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Ernesto Giusti


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