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Legittima difesa: la Regione Lombardia paga le spese del cittadino imputato e assolto

MILANO – Regione Lombardia ha avviato l’iter per rimborsare le spese legali a Francesco Sicignano, il pensionato di
Vaprio d’Adda (Milano) che la notte del 20 ottobre del 2015 uccise un ladro albanese mentre stava rubando nella sua casa. E stato Sicignano a chiedere alla Regione, in base alla legge regionale 17 del 2015, il rimborso delle spese legali.

«Sicignano – fa presente l’assessore regionale alla Sicurezza, Riccardo De Corato – fu indagato per omicidio colposo, successivamente per omicidio volontario. Lo scorso mese di dicembre il giudice per le indagini preliminari lo ha prosciolto con formula piena, perché fu legittima difesa».

Regione Lombardia si appresta, dopo le verifiche istruttorie e le eventuali integrazioni, a liquidare la somma per le spese legali. «Se la pratica andrà a buon fine, sarà il secondo caso in cui Regione Lombardia, unica in Italia, pagherà le spese legali a chi si è difeso dall’accusa di eccesso colposo di legittima difesa». Il primo fu Mario Cattaneo, 68 anni, l’oste di Casaletto Lodigiano.

Adesso un nuovo caso in Piemonte, a Pavone Canavese, un tabaccaio che ha sparato ai ladri che si introducevano nel negozio armati di spranga, è indagato per eccesso colposo di legittima difesa, nonostante la nuova legge sia già entrata in vigore.

Nel primo caso siamo di fronte a un’evidente imputazione non fondata (omicidio volontario) da parte dell’accusa, che ha costretto il cittadino a difendersi e a pagare le spese di giudizio per poi essere assolto con formula piena. Pertanto non dovrebbero essere né la regione né lo Stato ad accollarsi le spese, ma i magistrati che hanno inquisito e mandato a processo, sbagliando, il Sicignano. Purtroppo però le toghe non pagano mai per i loro sbagli, paga sempre Pantalone o il povero cittadino risultato poi innocente.


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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