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Conte – Tria, parte la distensione con la Ue, lasciati a casa i rissosi vicepremier

Osaka
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte è giunto ad Osaka, in Giappone, per partecipare al G20

Messi fuori gioco i due vicepremier rissosi e litigiosi, che ogni volta aprono nuovi fronti di contrasto con la Ue, Conte e Tria -volati in Giappone, per il G20, a distanza di sicurezza dal duo DiMaio – Salvini – stanno intessendo fruttuose trattative con le Autorità della Commissione e i partner Ue, spiegando quello che l’Italia può e intende fare per rispettare le regole europee. E da un colloquio pacato, sul piano economico e politico arrivano segnali di distensione con Bruxelles sui conti pubblici italiani.

Sulla procedura per il debito all’Italia «possono essere trovate delle soluzioni nel dialogo tra la Commissione europea e Roma, ma l’Italia deve dimostrare che rispetterà le regole in futuro»: così fonti europee altamente qualificate all’ANSA, che aggiungono: «ma Roma si deve rendere conto dell’enorme impatto che la sua economia ha sul resto dell’Unione».

Sul negoziato per evitare la procedura d’infrazione all’Italia il clima è costruttivo, sono fiducioso che si possa trovare una soluzione, ha detto il premier Giuseppe Conte parlando a Osaka, al suo arrivo per i lavori del vertice G20.

Sulla stessa linea il ministro dell’Economia, Giovanni Tria: «Stiamo adottando provvedimenti che ci portano sostanzialmente in linea, ci sono le basi per evitare la procedura di infrazione: ha detto il responsabile di via XXSettembre. Inoltre, ha spiegato, l’andamento delle finanze pubbliche sta andando meglio di quanto previsto».

Il duo della distensione, esportato al G20; può fare un ottimo lavoro e soprattutto ottenere che, anche quasta volta, non scatti la procedura d’infrazione scongiurata per i governi precedenti di centrosinistra, non solo in Italia, ma anche di altri paesi, Francia e Germania in primis. Per l’anno prossimo, 2020, ci sarà una nuova Commissione, un nuovo Parlamento europeo che dovranno condurre le danze. E purtroppo non ci sarà più Mario Draghi a pilotare con saggezza e èpolso fermo la politica finanziaria dei 27.

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