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Le Ong sfidano l’Italia: Sea Eye, nave Alan Kurdi fa rotta verso Lampedusa, nonostante il divieto di Salvini

ROMA – «Con 65 sopravvissuti siamo ora sulla strada per Lampedusa. Non siamo intimiditi da un ministro degli Interni,ma dirigiamo verso il piu’ vicino porto sicuro. Si applica la legge del mare, anche se alcuni funzionari governativi non vogliono ammetterlo». Lo scrive su Twitter l’Ong Sea Eye che gestisce la nave Alan Kurdi. Ecco i frutti dell’ordinanza Vella!

Mentre Mediterranea, nave Alex, ribadisce sostanzialmente che non vuole andare a Malta: «Non abbiamo rifiutato La Valletta come porto sicuro ma in queste condizioni e’ impossibile affrontare 15 ore di navigazione. Siamo in attesa di assetti navali italiane o maltesi che prendano a bordo queste persone». Cosi’ su twitter Alessandra
Sciurba, portavoce di Mediterranea Saving Humans, dalla nave Alex in replica al Viminale.

In precedenza infatti il Viminale aveva affermato: «Niente Malta. Mediterranea rifiuta l’offerta del governo italiano, ovvero il trasbordo degli immigrati per condurli a La Valletta, a condizione che in porto entri anche l’imbarcazione della ong Alex. La risposta di Mediterranea, che inizialmente aveva detto di non essere in grado di arrivare in
condizioni di sicurezza fino all’isola, prevede la possibilità di fermarsi, trasbordare tutti gli immigrati su altre imbarcazioni messe a disposizione da Roma o La Valletta e invertire la rotta a circa 15 miglia nautiche da Malta (acque internazionali)».


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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