Migranti: Papa Francesco, aiutiamo e accogliamo i più deboli. VI anniversario della visita a Lampedusa
VATICANO – «I piu’ deboli e vulnerabili devono essere aiutati». Lo ha detto, nel corso dell’omelia, Papa Francesco che ha presieduto la celebrazione eucaristica in occasione del VI anniversario della visita a Lampedusa. «Sono gli ultimi ingannati e abbandonati a morire nel deserto – aggiunge – sono gli ultimi torturati, abusati e violentati nei
campi di detenzione, sono gli ultimi che sfidano le onde di un mare impietoso, sono gli ultimi lasciati in campi di
un’accoglienza troppo lunga per essere chiamata temporanea. Essi sono solo alcuni degli ultimi che Gesu’ ci chiede di amare e rialzare». Francesco richiama tutti alla responsabilita’: «Nessuno si puo’ esimere». Peccato che i migranti arrivino tutti in Italia, moltissimi belli robusti e senza tracce di patimenti o tortura, e che gli altri Paesi europei si esimano, eccome, nonostante gli appelli accorati del Pontefice!
Per rimarcare ancor più la sua vicinanza ai soccorritori il Papa, al termine della celebrazione nella Basilica vaticana ha salutato ad uno ad uno rifugiati e soccorritori presenti alla messa. Il coro era vestito di nero in segno di lutto per ricordare i tanti morti in mare.
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