Fiorentina, Pradè: «No a Balotelli e Rafinha, ma abbiamo obbiettivi molto precisi»

HARRISON (USA) – Due sconfitte (Benfica e Arsenal) e una sola vittoria (Chivas Guadalajara): il bilancio della Fiorentina nell’International Champions Cup non è esaltante, ma secondo il direttore generale, Daniele Pradè, era importante la tournèe per fare valutazioni approfondite: «Dovevamo capire tante cose da questi 15 giorni di ritiro, valutare chi fosse dentro il progetto e i giovani a disposizione. Abbiamo le idee molto chiare su quello che dobbiamo fare». Daniele Pradè, direttore sportivo della Fiorentina, è pronto a entrare in azione dopo la tournèe americana: «Io sono sereno, spero che sia sereno anche il presidente, con il mister parliamo tutti i giorni, perciò adesso partiamo – ha detto il dirigente viola – Lirola? E’ uno dei giocatori che ci piacciono. ma in questo momento ne stiamo seguendo tanti. Abbiamo dei giocatori che possiamo chiudere in entrata, stiamo aspettando solo il momento opportuno per farlo e il momento migliore per noi».

Porte chiuse, invece, per Balotelli e Rafinha: «Balotelli è un calciatore fortissimo, un bravissimo ragazzo ma non rientra in quello che vogliamo fare noi e neanche Rafinha. Sono giocatori forti, ma con il mister abbiamo in testa altre idee. Chiesa? Penso che ci sia stata chiarezza da parte del presidente e da parte di Barone, nel senso che Chiesa è un giocatore che la società vuole tenere. Federico è un ragazzo perbene, serio, capisco quello che passa per la sua testa, ma deve capire anche quelle che sono le esigenze di una società, di una proprietà che è appena arrivata, che vuole fare bene e che vuole partire da situazioni certe. Stiamo ricostruendo – ricorda Prade’ – partiamo da delle basi solide e con almeno cinque giocatori giovani come Ranieri, Vlahovic, Castrovilli, Venuti e Sottil. Quello che passa per la nostra testa è andare a ricostruire una squadra che abbia una forte identità, che sia costruita da giovani, ma anche da uomini. Borja Valero? Sarebbe un profilo ideale, ma questo non vuol dire che siamo su di lui».
