Grecia: il Governo blocca le pensioni d’oro, quelle fra 8.000 e 24.000 euro mensili
ATENE – Il neo ministro greco del lavoro, il conservatore Vroutsis, vuole bloccare le pensioni d’oro consentite dalla precedente legge. Si tratta di mega assegni tra gli 8000 e i 24mila euro mensili, istituiti dalla legge Katrugalos del precedente governo Tsipras. In sostanza, la legge Katrugalos del 2016 non prevedeva un limite all’importo della pensione concessa per le domande relative al periodo successivo al 01/01/2019. E adesso il ministro del nuovo governo liberal-conservatore ha dato disposizione a tutti gli uffici pensionistici di Grecia di interrompere il processo di emissione.
Il ministro ha raccontato di essere rimasto sorpreso quando pochi giorni fa è stato informato dal direttore generale delle pensioni che verranno concesse decine di migliaia di pensioni. «Non ho creduto ai miei occhi quando mi hanno mostrato i dettagli – ha dichiarato – per cui ho bloccato tutto per una ragione di etica. Quello era il mio dovere e ho già istituito un comitato scientifico di avvocati esperti che stanno esaminando la questione al fine di trovare una soluzione mediante un intervento legislativo in modo da non concedere queste pensioni scandalose e al di là delle ragionevoli pensioni ».
Emergono i disastri del governo Tsipras, idolo delle nostre sinistre, ma soprattutto emerge un dato fondamentale, che in un Paese come la Grecia, ridotto quasi alla miseria dalle politiche di austerità di Juncker – Merkel, una pensione è considerata d’oro a partire da 8.000 euro mensili. In Italia l’asticella è fissata quasi alla metà, una vergogna per il governo gialloverde, ma anche per quelli che in precedenza (Monti, Letta, Renzi, Gentiloni) avevano approvato e proseguito tagli, sotto forma di contributi di solidarietà. Anche la Grecia dunque interviene, ma in termini più ragionevoli.
