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Marina di Massa, protesta dei bagnini: «Paghe da fame». Flash mob anche a Rimini

La protesta dei bagnini di Marina di Massa

MARINA DI MASSA – Non ne possono più di avere una sorta di «sotto lavoro». Così i bagnini di Marina di Massa (Massa Carrara) stamani, 1 agosto, hanno inscenato un flash mob per protestare contro i bassi compensi e le condizioni di lavoro praticate negli stabilimenti balneari del litorale apuano. L’iniziativa, promossa dal sindacato Usb, si è tenuta sul pontile, dove per circa un’ora sono stati esposti striscioni e consegnati volantini ai passanti. In effetti, i bagnini sono sempre stati elogiati per il loro impegno, occupano anche un posto in letteratura, ma le loro condizioni di lavoro sono sempre state trascurate.

Una scritta era «Paghe da fame, assenza del giorno libero e dei turni di riposo, contratti in nero e grigio, demansionamento»; un’altra: «Mai più sfruttamento stagionale». Le rivendicazioni sindacali sono state rese note anche con l’uso di un megafono. «Protestiamo – ha spiegato Elia Buffa di Usb – per le gravi condizioni di lavoro in cui operiamo, diventate insostenibili, con un netto peggioramento delle possibilità di guadagno, con compensi da fame». Stasera, alle  21.30, altro flash mob, per gli stessi motivi, e promosso sempre dal sindacato Usb, per portare all’attenzione la situazione dei bagnini, a Rimini, in piazza Kennedy.


Gilda Giusti

Redazione Firenze Post

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