Skip to main content

Salvini: «Niente inciuci M5S-Renzi e subito al voto». Ma senza Berlusconi e Meloni rischia grosso

Matteo Salvini

ROMA – Contestato anche nell’uscita di Soverato, in Calabria, Salvini pressa per elezioni subito e chiede che il Parlamento si esprima prima di Ferragosto: «Niente inciuci – afferma il leader della Lega – gli italiani vogliono un governo forte e libero». Ma la possibilità che il pezzo di Pd ancora renziano, unito al drappello di Leu, facciano da salvagente per Conte e il Movimento 5 stelle, è forte. A Salvini resta una sola via d’uscita: accordarsi per un voto compatto in Aula con Berlusconi e la Meloni, ai quali dovrebbe garantire, ovviamente, di ricostruire il centrodestra in vista delle elezioni. Senza questa ciambella di salvataggio, la Lega sarebbe irrimediabilmente isolata. E senza elezioni subito, Salvini correrebbe il forte pericolo di veder sfumare, con il passare di mesi, quel grande consenso di cui, stando ai sondaggi, sembra godere. Non a caso, dall’ex premier Renzi, che ha paura ormai di perdere anche il suo seggio da senatore, arriva l’appello: «Votare subito sarebbe folle, ora un governo istituzionale per il taglio dei parlamentari, fermare l’aumento dell’Iva, elezioni senza strumentalizzazioni». E il senatore Leu, Pietro Grasso, già magistrato e già presidente del Senato, propone alle opposizioni di non partecipare al voto sulla mozione della Lega di sfiducia a Conte: «Così la crisi passa dalle mani di Salvini a quelle di Mattarella». Pare invece più propenso al voto subito Nicola Zingaretti: il quale teme che una crisi al buio, magari con un governo improvvisato, e addirittura peggiore di quello appena caduto, messo in piedi solo per interessi personali, possa essere devastante per il Paese ma anche per lo stesso Pd. Pensate: Renzi e Di Maio improvvisamente insieme dopo la guerra che si sono fatti e tutto quello che si sono detti. E come farebbe Marco Travaglio, su Il Fatto quotidiano, a giustificare l’accrocchio?

SALVINI – E’ la solita storia del voto anticipato: con gli eletti che alla Camera e al Senato che sono nella situazione del cappone a Natale: fanno di tutto per rimandare le elezioni per mantenere il seggio, considerati i due pericoli: dover affrontare una campagna elettorale priva i certezze e, appunto, mettere in conto il fatto di non essere rieletti. Salvini, che ancora fa lo spavaldo, nel suo primo teweet della giornata, attacca: «Inciuci, giochetti di palazzo, governi tecnici o ‘di scopo’(?) non fermeranno la voglia degli Italiani di un governo finalmente forte, chiaro, libero, per tornare a correre, per l’Italia dei Sì. Ci stai???».

RENZI – «Andare a votare subito sarebbe folle. Perché adesso ci vuole un governo istituzionale, che permetta agli italiani di votare il referendum sul taglio dei parlamentari, che eviti l’aumento dell’Iva, e che gestisca le prossime elezioni politiche senza strumentalizzazioni». Intervistato dal Corriere della Sera, Matteo Renzi rivolge questo appello a tutte le forze politiche. E spiega che il presidente Mattarella potrà valutare l’incarico a un premier autorevole: «A lui toccheranno le scelte: noi dobbiamo consegnargli una ipotesi concreta».

CALENDA – «Governo tecnico per qualche mese, votato da Pd, M5s e Forza Italia, per fare cosa? La manovra più dura degli ultimi anni? Prendere qualche mese per fare un partito? Bisogna fermare Salvini ora e farlo insieme, mobilitando il paese. È il momento del coraggio non dei tatticismi». Così su Twitter Carlo Calenda commenta l’intervista di Matteo Renzi al Corriere della Sera. Intanto domani, lunedì 12 agosto, si riuniranno i capigruppo. E si potrà cominciare a capre dove andremo a finire.


Sandro Bennucci

Direttore del Firenze Post Scrivi al Direttore

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741
Firenzepost small logo