Migranti, Salvini cede a Conte: «Sbarcheranno 28 minori». Per gli altri servono adesioni da stati Ue
ROMA – Il ministro dell’Interno Matteo Salvini cede al premier Giuseppe Conte sulla Open Arms: «Prendo atto che disponi che vengano sbarcati i (presunti) minori attualmente a bordo della Open Arms e darò pertanto, mio malgrado – ha detto Salvini -, per quanto di mia competenza e come ennesimo esempio di leale collaborazione, disposizioni affinché non vengano frapposti ostacoli all’esecuzione di tale Tua esclusiva determinazione, non senza ribadirti che continuerò a perseguire in tutte le competenti sedi giurisdizionali l’affermazione delle ragioni di diritto che ho avuto modo di esporti». E’ stato quindi dalle autorità lo sbarco dei 28 minori non accompagnati a bordo della Open Arms. Per far sbarcare gli altri, si aspettano adesioni da parte di altri stati dell’Ue.
La decisione del vicepremier è arrivata dopo la nuova lettera di Conte a Matteo Salvini in cui aveva ribadito la necessità dell’autorizzazione allo sbarco immediato delle persone di età inferiore agli anni 18 presenti a bordo della nave Open Arms. Dal premier anche la conferma della disponibilità della Commissione europea di una pluralità di Paesi europei (Francia, Germania, Lussemburgo, Portogallo, Romania e Spagna) a condividere gli oneri dell’ospitalità per tutte le persone di cui ci stiamo occupando, anche indipendentemente dalla loro età.
«I principi giuridici destinati a regolare i ruoli degli Stati nel governo del fenomeno delle migrazioni sono dagli altri Paesi invocati a parole e disapplicati nella pratica – ha risposto Salvini nella lettera al premier Giuseppe Conte -, col risultato di far pesare solo sul contribuente italiano le conseguenze dell’attività di fiancheggiamento dell’immigrazione clandestina attuata da navi straniere”.
Intanto la Procura di Agrigento ha disposto una ispezione medica a bordo della Open Arms per accertare le condizioni igienico-sanitarie dei 134 naufraghi, da due settimane ammassati nello scafo della ong spagnola, ferma alla fonda a Lampedusa. La decisione è stata assunta durante un vertice in Procura. E la Procura di Agrigento ha acquisito dei documenti, relativi all’Open Arms, dalla Guardia costiera. Tra gli incartamenti che sono, adesso, al vaglio del procuratore aggiunto Salvatore Vella, anche la comunicazione con cui il centro di ricerca e soccorso di Roma scrive, chiedendo una risposta urgente, al ministero dell’ Interno sostenendo che non vi sono impedimenti di sorta allo sbarco.
Agenti di polizia si sono recati, ieri, nel poliambulatorio a Lampedusa per sentire il responsabile Francesco Cascio. Il medico che non si trova nell’isola, sarà ascoltato probabilmente a breve o al suo rientro a Lampedusa, la prossima settimana. Ieri Cascio ha sostenuto che i tredici migranti fatti sbarcare per motivi di salute dalla Open Arms, erano in buone condizioni come refertato dal suo staff medico, salvo uno di loro che presentava una otite. Tutti i migranti sono stati poi trasferiti direttamente nell’hotspot dell’isola.
«Mi fido dei miei medici, i referti sono chiari. Non so cosa sia successo – ha detto il responsabile del poliambulatorio di Lampedusa, Cascio -: se a bordo di Open Arms ci sono naufraghi con le patologie descritte nella relazione dal Cisom non sono gli stessi che sono stati fatti sbarcare, perché le loco condizioni erano buone, tranne un caso di otite facilmente curabile».
