Zingaretti: no a Conte bis, niente governo istituzionale annunciato da Renzi. Non escluso il voto

ROMA – Nicola Zingaretti riunisce domani alle 11 la Direzione Pd. Una riunione da cui uscirà lalinea dem da portare al Quirinale (composizione della delegazione compresa). Al Nazareno si sta lavorando a un documento, un ordine del giorno che, questa è l’intenzione, raccolga la condivisione delle anime dem.
Nello schema del segretario, la premessa è che il Pd non ha alcun timore di andare al voto. Nel caso in cui, però, si verificassero le condizioni per non interrompere la legislatura, per Zingaretti l’unica strada percorribile è quella di un governo ‘solido’. Un governo di legislatura, appunto. Niente governicchi, niente governi istituzionali di cui parlava anche oggi Matteo Renzi in Transatlantico al Senato. E i ‘paletti’ che il segretario intende esplicitare partono intanto dal riconoscimento del fallimento del governo gialloverde che “ha portato l’Italia nel pantano”. Con una postilla conseguente: un Conte bis, per Zingaretti non esiste. Questo non sarà argomento della Direzione ma, a quanto si apprende, da fonti del Nazareno questa è la posizione del segretario.
Inoltre, già nel documento che verrà presentato domani in Direzione, potrebbero essere contenuti alcuni punti sui quali lavorare se si presentassero le condizioni per lavorare a un governo di legislatura. I ‘trattativisti’ spingono per una formula che impegniil Pd su alcuni punti fondamentali per lavorare ad un governo forte che abbia prospettiva di legislatura. Detto questo, dalle parti del Nazareno, continua a prevalere lo scetticismo rispetto all’ipotesi di un governo Pd-M5S. Sempre per il ‘fattore R’, Matteo Renzi che ha la golden share dei gruppi parlamentari. “Nessuno si fida di Renzi -si sottolinea- che vuole un governicchio di 5 mesi. Ecco perché l’ipotesi che si vada al voto non è assolutamente da escludere”
