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Manovra: critiche della Cisl in previsione dell’incontro con il premier Conte

Cisl

ROMA- «E’ positivo che l’esecutivo Conte 2 ci abbia convocati gia’ prima del varo del ddl Bilancio. Il problema e’ che questa legge si chiama manovra 2020, ma poi il grosso degli interventi parte da luglio. Perdiamo meta’ anno con un Paese a crescita zero, con il blocco degli investimenti, con un tessuto industriale che perde capacita’ produttiva, con 160 tavoli di crisi aperti». Cosi’ il Segretario aggiunto della Cisl, Luigi Sbarra, in una lunga intervista al quotidiano cattolico Avvenire alla vigilia dell’incontro di domani dei sindacati con il Premier Conte.

TASSE – «Noi andiamo ai tavoli per definire priorita’ e conquistare risultati. E’ inaccettabile che si vada in Cdm e poi, nella maggioranza, c’e’ chi continua ogni giorno a giocare per demolire il testo della manovra attraverso una sorta di fuoco amico. Serve maggiore affidabilita del governo, aggiunge. Plastic e sugar tax non convincono la Cisl: «Dove sono stati applicati in Europa, non mi pare che abbiano orientato piu’ di tanto acquisti e consumi. Resta forte quindi ilsospetto che si voglia far cassa, sottovalutando le ripercussioni negative che possono produrre, in alcuni settori industriali,specie per la tenuta dei livelli occupazionali».

PENSIONI – Sbarra chiede anche risposte chiare per i pensionati. «Leggiamo che il viceministro Misiani parla di rinviare al 2022 la revisione del sistema delle rivalutazioni. Mi auguro che si tratti di un refuso: il sindacato ha sempre chiesto l’immediata e piena indicizzazione per tutte le pensioni. Poi, e’ debole l’intervento sul Sud, non si parla piu’ di agire sulle politiche attive e sulla formazione per sostenere le persone nelle fasi di ricerca del lavoro o durante le transizioni, anche se il premier aveva annunciato un grande investimento al riguardo. E non vediamo certezza e quantita’ di risorse per poter rinnovare i contratti del pubblico impiego. La Cisl giudichera’ l’albero dai frutti. Noi speriamo che la manovra economica venga migliorata in parlamento e che partano subito i tavoli di confronto – almeno 4 – che ci sono stati promessi. Altrimenti, siamo pronti a proseguire la mobilitazione sulla nostra piattaforma. Intanto, il 16 saremo al Circo Massimo con tutte le categorie per sostenere la manifestazione unitaria dei pensionati».


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Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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