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Sardine democratiche, gattini e pinguini sovranisti. La lotta politica scatenata sui social

Sardine
Il popolo delle ‘sardine’ ANSA/ELISABETTA BARACCHI

BOLOGNA – «Cari populisti, lo avete capito. La festa è finita. Si apre così il manifesto Benvenuti in mare aperto che le ‘sardine’, il movimento nato da quattro ragazzi di Bologna – Giulia, Andrea, Roberto e Mattia – lanciano dalla pagina Facebook ufficiale e con cui puntano a coordinare e promuovere tutti gli altri eventi e flash mob sul territorio nazionale. Noi siamo le sardine, e adesso ci troverete ovunque. Benvenuti in mare aperto, concludono.

Intanto gli organizzatori bolognesi del movimento che nei giorni scorsi ha riempito piazza Maggiore a Bologna e piazza Grande a Modena in opposizione alla Lega e a Matteo Salvini, hanno annunciato, sui canali social, dieci nuove iniziative. Si comincia stasera a Sorrento (Napoli). Nel fine settimana gli appuntamenti già previsti sono per domani a Palermo, per sabato a Reggio Emilia e Perugia, per domenica a Rimini.La prossima settimana le ‘sardine’ saranno a Parma (lunedì 25), Firenze, Napoli e Ferrara (sabato 30) e Milano (domenica 1).

Lo scorso 19 novembre, in concomitanza con la nascita del movimento delle cosiddette sardine Salvini ha postato sulle sue pagine social l’immagine di un gatto che si mangia un pesciolino, accompagnata dall’hashtag #gattiniconsalvini.

GattinisalvL’invito rivolto a follower ed elettori è quello di commentare il post con foto di felini.

E dopo i gattini di Salvini sono nati anche i pinguini che mangiano le sardine.

Pinguini

«E’ necessario non lasciare le piazze alle sardine, dobbiamo mangiarcele. Se ognuno di noi dà il proprio contributo e riusciamo a spanderci a macchia d’olio in tutta Italia, possiamo fare molto, pertanto, dedichiamo un po’ di tempo perché non possiamo lasciare la piazza alle zecche», si legge sulla pagina del gruppo. In appena 24 ore di vita ‘I pinguini’ hanno già superato quota 3.000 iscritti, e in attesa di salire all’obiettivo di quota 100.000, l’entusiasmo non manca. «Dobbiamo essere compatti, abbiamo una missione da compiere pertanto niente distinzioni Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia. Queste cose si vedranno dopo», è lo sprone che accoglie chi si affaccia sulla pagina, e dove si cerca fin da subito di verificare che chi si iscrive sia un vero ‘antagonista’ delle sardine e della sinistra, più in generale.

Siamo arrivati alla farsa, alla politica rappresentata sui social da branchi di animali, sardine orientate a sinistra, contrastate da gattini e pinguini sovranisti. Ma forse il decadimento della classe politica non ci poteva portare che a questo.

Le sardine, lo ha sottolineato Matteo Renzi, non hanno un progetto politico, vogliono solo contrastare il leader leghista, così come i loro contraltari sovranisti (gattini e pinguini) hanno lo stesso obiettivo nei confronti della sinistra. Non diversamente dai girotondi del passato, anche le sardine traggono la loro forza iniziale dall’essere esclusivamente contro qualcosa o qualcuno, si sono ritrovate in piazza per impedire che in Emilia alle prossime elezioni regionali vinca il candidato della Lega, con l’obiettivo di non far vincere l’altro. Come l’esperienza ha dimostrato un movimento che trae il suo fondamento solo dall’essere contro qualcuno ha il respiro corto, perché fare politica significa, innanzitutto, fissare determinati obiettivi e aver la forza di perseguirli, e non trovare la propria ragione d’essere nell’annullare l’avversario, talvolta per via giudiziaria.

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