Fondazione Open: Renzi attacca i pm fiorentini. Dice che sono gli stessi che arrestarono i suoi genitori

FIRENZE – «Questa mattina centinaia di finanzieri in tutta Italia hanno perquisito all’alba abitazioni e uffici di persone fisiche e giuridiche ‘colpevoli’ di aver finanziato la Fondazione Open. Un’operazione in grande stile, all’alba, di forte impatto mediatico. La decisione e’ stata presa dai pubblici ministeri di Firenze, Creazzo e Turco, titolari anche di altre inchieste: sono loro, ad esempio, ad aver firmato l’arresto per i miei genitori, provvedimento – giova ricordarlo – che e’ stato annullato dopo qualche giorno dai magistrati del Tribunale del Riesame. Ma il danno mediatico, e psicologico, ormai era gia’ stato fatto». Lo scrive su Facebook il leader di Italia Viva Matteo Renzi.
«Chi ha finanziato in questi anni la Fondazione Open ha rispettato la normativa sulle fondazioni. Cosa facesse la Fondazione e’ noto, avendo – tra le altre cose – organizzato diverse edizioni della Leopolda – aggiunge -. E se e’ giusto che i magistrati indaghino, e’ altrettanto giusto che io mi scusi con decine di famiglie per bene che stamattina all’alba sono state svegliate dai finanzieri in tutta Italia solo perche’ un loro congiunto ha sostenuto in modo trasparente la nostra attivita’ politica».
«Sono giunto al paradosso di dare un suggerimento per il futuro alle aziende: vi prego NON FINANZIATE Italia Viva se non volete passare guai di immagine. E’ un paradosso perche’ proprio noi avevamo voluto l’abrogazione del finanziamento pubblico e un sistema trasparente di raccolta fondi all’americana. Ma se fare un versamento regolare, volontario, tracciabile e trasparente (ovviamente non a tutte le migliaia di fondazioni politiche del nostro Paese ma solo a qualche specifica fondazione) diventa occasione per una perquisizione e relativo battage mediatico mi rendo conto che sia molto difficile in questo Paese finanziare liberamente la politica. O almeno qualche politico – sottolinea Renzi -. Quanto a noi: 1. Aspetteremo con un sorriso la fine delle indagini, i processi, le sentenze, gli appelli. Noi ci fidiamo della giustizia italiana: ci possiamo permettere di aspettare perche’ conosciamo la verita’. Io credo nella giustizia.E so che la giustizia arriva, prima o poi arriva. 2. Chiediamo un aiuto. Chi si ribella a questo massacro mediatico e vuole sostenerci non faccia mega versamenti ma piccole donazioni da 5, 10, 100, massimo 1.000 euro a questo link italiaviva.it/sostieni. Il crowdfunding sara’ la nostra risposta al crollo delle donazioni che ovviamente avremo».
